Rafforzate le misure di sicurezza alla Diga di Mosul
AGI/NOVA – – I militari italiani schierati a protezione della Diga di Mosul, dove sono in corso i lavori di manutenzione da parte dell’azienda italiana Trevi, “hanno rafforzato le misure di sicurezza nella zona”. Lo riferisce una Secondo quanto riferito fonte sul campo. “Ci sono posti di blocco delle forze italiane all’interno della diga.
L’accesso è consentito solo a chi ha l’autorizzazione”, ha spiegato la fonte, sottolineando che si tratta di nuove misure di sicurezza per proteggere i lavoratori della compagnia. Il governo italiano ha deciso di schierare una Task Force con una forza di circa 500 uomini del 6° reggimento Bersagleiri a protezione della diga e del personale della ditta italiana.
Secondo quanto dichiarato ieri dal presidente della commissione parlamentare per l’Agricoltura e le risorse idriche dell’Iraq, Furat al Tamimi, non vi è alcun rischio che la diga di Mosul crolli nel prossimo futuro causando in Iraq una catastrofe. Con l’approssimarsi della stagione delle piogge, secondo al Tamimi, ogni anno nel paese si rincorrono le voci sul possibile crollo della diga di Mosul.
“Le informazioni che abbiamo dopo gli ultimi incontri tra noi, il ministero delle Risorse idriche e la compagnia italiana (Trevi) che sta compiendo la manutenzione, è che la situazione generale della diga è buona e i lavori proseguono”, ha detto il deputato iracheno.
La compagnia italiana, ha aggiunto al Tamimi, ha riparato uno scarico di fondo della diga (sfioratore) che non funzionava, mentre deve ancora iniziare l’opera di rinforzo delle fondamenta. “Gli articoli di stampa che indicano il rischio di un crollo non sono corretti. Un collasso della struttura nel prossimo futuro è improbabile secondo i dati esistenti”, ha detto ancora al Tamimi.
Foto AP
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