Mosca schiera anche missili balistici Iskander in Siria

Grazie alle immagini fotografiche ad alta risoluzione trasmesse dal satellite spia israeliano iSi EROS B, gli analisti intelligence hanno di nuovo acquisito informazioni circa la presenza di sistemi missilistici russi sulla base aerea di Hmeimim, a sud-est di Latakia, nella Siria occidentale. Come già avvenuto il 28 dicembre 2016, sono stati identificati due automezzi MZKT-79306 utilizzati per il trasporto di missili SS-26 e per il caricamento degli stessi sulle piattaforme mobili di lancio Iskander.

Secondo quanto pubblicato dalla stampa israeliana, i due automezzi, parcheggiati in un’area logistica sita accanto al settore nord-orientale della pista, non sarebbero però gli unici rischierati su Hmeimim. Da una ulteriore analisi delle immagini diramate dal sito iSi risulterebbe evidente la presenza di altri due elementi Iskander, due automezzi posizionati dalla parte opposta all’area destinata al parcheggio velivoli, adeguatamente camuffati sotto alcune reti mimetiche.

Gli esperti sostengono che l’iSi EROS B è riuscito a catture queste nuove informazioni solo a causa delle forti piogge e delle inondazioni che hanno investito l’intera zona. Il maltempo avrebbe infatti costretto i militari russi a riposizionare gran parte degli apparati e dei sistemi missilistici presenti nella base.

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Il sistema missilistico superficie-superficie 9M72 Iskander (nome in codice NATO SS-26 Stone) prevede l’utilizzo del seguente tipo di elementi: un 9P78 Transporter-Erector-Launcher vehicle (TEL) 8×8 MZKT-79306 ASTROLOG con due missili balistici a corto raggio (SRBM) pronti al lancio; un 9T250 Transporter and Loader Vehicle (TLV) 8×8 MZKT-79306 ASTROLOG; un command and staff vehicle 6×6 KAMAZ;un information preparation station vehicle 6X6 KAMAZ; un maintenance and repair vehicle 6×6 KAMAZ; un life support vehicle 6×6 KAMAZ.

I missili hanno un raggio operativo dichiarato di 415 chilometri per il modello 9M723 installato sulla versione Iskander-M destinata alle Forze di terra russe e 270 chilometri per il 9M728 utilizzato sull’Iskander-K realizzato per l’export. Il tempo di lancio del primo missile è di circa 4 minuti, con TEL in posizione di stazionamento ed elevato livello di prontezza operativa, e di 16 minuti con TEL in movimento; l’intervallo tra il lancio del primo e del secondo missile è inferiore a un minuto.

Progettato dalla KBM (Kolomna) e costruito dall’industria missilistica Votkinsk Plant State Production Association (Votkinsk), il sistema missilistico Iskander è ritenuto un sistema d’arma estremamente efficace, sia per la capacità di eludere le difese anti-missile, sia per la precisione sul bersaglio (CEP) che grazie ai sistemi di guida – GPS/GLONASS e DSMAC (Iskander-M)/ TERCOM (Iskander-K) che si vanno ad aggiungere a quello inerziale utilizzato nella fase iniziale del lancio – viene stimata in non più di 30 m per l’Iskander-K e in meno di 10 m per la versione Iskander-M.

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Il missile è spinto da un motore a razzo a singolo stadio a propellente solido, vola ad una quota di circa 5.000 metri ad una velocità di crociera di 2.100 m/s (Mach 6.2) ed esegue manovre evasive con virate di 90 gradi ad una velocità media di 700–800 m/s. La testata può essere armata con 480 – 700 kg di esplosivo e può essere di tipo HE a frammentazione, a grappolo con sub-munizioni interne, ad alto coefficiente di penetrazione, termobarica di classe fuel-air explosive (FAE) o elettromagnetica (EMP). Può inoltre imbarcare testate nucleari.

Fino ad oggi, oltre alle Forze di terra russe, che ne detengono 119 unità distribuite su 10 brigate, il 9K720 Iskander aveva varcato i confini della Federazione Russa una sola volta, assegnato all’esercito armeno con due TEL e due TLV consegnati nel settembre 2016 come parte di un accordo di cooperazione militare del valore di 200 milioni di dollari che Mosca ed Erevan hanno sottoscritto nel 2015. (IT log defence)

Foto: imagesatintl.com e Min. Difesa Russo

Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli

Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.

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