Sukhoi T-50 e Mig 35: procede la messa a punto dei nuovi caccia russi
Il generale Viktor Bondarev, comandante in capo delle Forze Aerospaziali russe (VKS) ha ribadito alla stampa i progressi compiuti sullo sviluppo del nuovo caccia di quinta generazione Sukhoi T-50 (PAK-FA).
“I test procedono a passi da gigante e nei tempi previsti – ha dichiarato Bondarev – inoltre tutte le scadenze rimangono ad oggi invariate, senza contare poi che anche l’ottavo prototipo è già stato consegnato per le prove di volo. Il nostro caccia – ha proseguito Bondarev – sta dimostrando capacità tecniche e di volo eccellenti: questo progetto è il nostro futuro e la nostra speranza”. Secondo Bondarev i test saranno conclusi a breve con la produzione in serie da avviarsi nell’anno in corso.
In dicembre è stato visto volare dalla base aerea di Zhukovsky il nuovo caccia polivalente MiG-35 (“Fulcrum-F” per la NATO). Le foto del velivolo apparse su un sito russo (russianplanes.net) mostrano un biposto contrassegnato con i numeri 702, la scritta in cirillico “VVS Russia” e una colorazione a due toni di azzurro.
Il MiG-35 è un’evoluzione del MiG-29M/M2, è dotato di un radar AESA Phazotron Zhuk-MAE fornito di sistemi più resistenti alle ECM e capace di ingaggiare fino a dieci obiettivi attaccandone quattro contemporaneamente, sistemi di volo fly-by-wire, 2 motori Klimov RD-33MKB a spinta vettoriale, avionica migliorata e sonda per il rifornimento in volo e inoltre, essendo il 30% più grande della versione originale (a tutto favore di un aumento di autonomia e del carico bellico), riceverebbe una nuova classificazione come caccia multiruolo di categoria medio-pesante. Si tratterebbe a tutti gli effetti del primo caccia di generazione “4++” del bureau MiG.
Come già riportato da Analisi Difesa nel settembre del 2015 il MiG-35 dovrebbe completare i test entro la fine di quest’anno e diventare operativo dal 2020 con l’acquisizione da parte della Difesa russa (secondo quanto stabilito dal programma di Stato per il periodo 2011-2020) dei primi 37 esemplari.
Foto: Artjiom Anikeev e Russianplans
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.