A Mosul l’Isis dà la caccia ai disertori
L’Isis a Mosul dichiara guerra ai suoi stessi combattenti rendendo nota una lista di 143 miliziani, accusati di essere fuggiti dai campi di battaglia. Lo riporta al-Sumaria News precisabndio che questi sono stati descritti come delinquenti per aver abbandonato la linea difensiva nel settore Ovest della città e sono attualmente ricercati.
In diverse aree lo Stato Islamico non è riuscito a contenere la prima ondata dell’offensiva dell’operazione irachena battezzata “Stiamo Arrivando Niniveh” determinando in diversi casi la fuga in massa dei miliziani che ha fatto collassare definitivamente la prima linea.
La “black list” è stata distribuita a tutti i check-point a Mosul e nelle zone della provincia di Niniveh sotto il controllo del Califfato. L’ordine è di arrestare i fuggitivi e portarli davanti ai comandanti del Califfato.
L’ordine di catturare i miliziani disertori si aggiunge a quello di uccidere Abu Osama, comandante della base di Camp Ghazlani che sarebbe fuggito con i suoi uomini determinando il crollo del fronte a difesa dell’aeroporto.
Nove combattenti di Osama sono stati trovati e giustiziati ma molti altri restano in fuga. Le forze irachene hanno intanto adottato una nuova strategia per evitare che le colonne di mezzi siano investite dalle esplosioni di mine e bombe artigianali (IED). Questi sono stati collocati da Isis sulle strade principali di accesso a Mosul Ovest per rallentare l’offensiva nemica.
I militari hanno invece fatto confluire nell’area alcuni bulldozer per creare percorsi alternativi favorendo la rapida penetrazione delle truppe. avanzare senza rischi per le truppe. Una tattica non nuova e già adittata in passato dagli israeliani a Gaza.
Oltre all’aeroporto l’Isis ha perso anche il quartiere Hawi, riconquistato dalle forze d’elite irachene che avanzano lungo il Tigri, per usufruire della copertura fornita dalle postazioni militari site sulla sponda Est del fiume nelle aree liberate durante l’offensiva conclusasi il 18 gennaio.
I soldati di Baghdad erano entrati nella zona occidentale dal quartiere meridionale di all-Maamun per proseguire verso nord liberando l’aeroporto e il quartiere di Tayyaran- Il generale della Polizia federale, Haider al Maturi, ha precisato che i jihadisti hanno utilizzato almeno 10 kamikaze con autobomba, ma nove sono saltati in aria prima di raggiungere i loro obiettivi mentre il decimo ha ucciso due poliziotti ferendone altri cinque. Catturati due miliziani, “un iracheno e uno straniero che parla russo”, ha aggiunto il generale. (Difesa&Sicurezza)
Foto Isis e Esercito Iracheno
Francesco BussolettiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma nel 1974, lavora all'agenzia di stampa Il Velino. E' inviato di guerra embedded dal 2003, quando partecipò alla missione Antica Babilonia con l'Esercito Italiano in Iraq. Ha coperto sul campo anche i conflitti in Afghanistan (Enduring Freedom e Isaf) e Libano (Unifil), nonché quelli in Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia e Somalia) e le principali attività della Nato al fianco delle forze armate di diversi paesi. E' ufficiale della Riserva Selezionata dell'Esercito, specialista Psy-Ops, e tra il 2012 e il 2013 ha prestato servizio a Herat nell'RPSE. Attualmente si occupa in particolare di cybersecurity.