Caso Stano: l’interrogazione del senatore Giovanardi

Pubblichiamo il testo dell’interrogazione parlamentare presentata in Senato (primo firmatario Carlo Giovanardi) e ispirata dalle valutazioni espresse dal direttore di Analisi Difesa sul quotidiano “Il Mattino” e riprese oggi sul nostro web magazine.

 

Al Signor Presidente del Consiglio

Al  Signor Ministro della  Difesa

Premesso per conoscere

Il generale Bruno Stano che guidava la Brigata Sassari a Nassirya è stato assolto in via definitiva, dopo un lungo iter processuale penale, dall’accusa di imperizia e negligenza relativi all’attentato che colpì la base dei carabinieri Maestrale in Iraq nel 2003;

lo stesso generale è stato viceversa condannato in sede civile  a pagare  circa 80.000 euro di spese e a risarcire i parenti delle vittime sulla base di un reato che non ha commesso;

come ha scritto l’esperto di strategia militare Gianandrea  Gaiani ” risulta a dir poco contradditorio che un comandante non sia stato condannato da Corti marziali o tribunali penali ma venga poi costretto a risarcire le famiglie delle vittime per altro già indennizzate dallo Stato per la morte  dei loro cari. Il precedente risulta devastante per la credibilità militare dell’Italia e per il messaggio che trasmette ai comandanti di oggi e di domani. Quale generale sarà sereno nel guidare i suoi uomini in operazioni se rischierà di dover rispondere di tasca sua per feriti e caduti? Né certo potrà esserlo un giovane capitano nell’ordinare alla sua compagnia di attaccare terroristi o miliziani. Le guerre sono piene di errori di valutazione ma un soldato può risponderne davanti ad una Corte marziale non in termini di risarcimenti.”

Continua Gaiani “se le truppe italiane in Iraq avessero avuto più unità del Genio avrebbero potenziato in tempo utile le mura delle basi, se avessero avuto i carri armati avrebbero potuto porli a difesa degli accessi a ponti e basi bloccando ogni minaccia.”

quali iniziative intenda immediatamente assumere per risolvere questa imbarazzante  e contraddittoria situazione di contrasto  fra giustizia penale e giustizia civile e se non ritenga che sia lo Stato a doversi far carico di quanto accaduto a Nassirya, visto le regole di ingaggio imposte ai militari italiani nelle cosiddette “missioni di pace” o umanitarie  all’estero che avvengono senza dotarli dei mezzi necessari a contrastare con efficacia il nemico.

Carlo Giovanardi, Andrea Augello, Luigi Compagna Compagna, Gaetano Quagliariello

Foto AP

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