Leonardo approva il Piano Industriale 2017-2021
Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, riunitosi oggi sotto la Presidenza di Gianni De Gennaro, ha approvato il Piano Industriale 2017-2021 e, nella medesima seduta, ha esaminato i dati preliminari dell’esercizio 2016, le cui risultanze definitive saranno oggetto di approvazione nella riunione del 15 marzo p.v.
Mauro Moretti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo ha commentato “I risultati ottenuti negli ultimi tre esercizi – dal 2014 al 2016 – confermano l’efficacia delle scelte poste alla base del Piano Industriale. Su queste solide basi, in continuità e coerenza con quanto già avviato nella prima fase di “turnaround”, il Piano Industriale dei prossimi cinque anni – 20172021 – si focalizzerà sullo sviluppo e sulle opportunità di crescita della “One Company”. Gli obiettivi e le azioni per la crescita profittevole sono ispirati a principi di sostenibilità anche economicofinanziaria del business nel lungo termine, intesi come capacità di costruire un percorso solido e credibile per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder, dai clienti agli azionisti, dai dipendenti all’intero sistema Paese”.
I dati preliminari 2016 confermano la forte resilienza dei business di Leonardo e la capacità di raggiungere, e in molti casi superare, gli obiettivi prefissati. Ciò è ancora più evidente in considerazione dell’impatto significativamente negativo del cambio Euro/Sterlina e del difficile contesto di alcuni mercati di riferimento, in particolare il perdurare delle difficoltà nel segmento dell’Oil&Gas e in altri mercati dell’elicotteristica civile.
Nel dettaglio, i dati preliminari del 2016 evidenziano:
- Ordini: pari a circa 20 miliardi di euro, in crescita di oltre il 60% rispetto al 2015, nonostante un impatto negativo del tasso di cambio Euro/Sterlina. Si segnala in particolare l’acquisizione del contratto per la fornitura di 28 velivoli Eurofighter Typhoon, firmato ad aprile con il Ministero della Difesa del Kuwait, per un valore complessivo di 7,95 miliardi di euro. Il “book-to-bill” (rapporto ordini su ricavi) del 2016 risulta quindi pari ad 1,7.
- Portafoglio ordini: pari a circa 35 miliardi di euro, superiore del 20% rispetto al 2015, caratterizzato da una crescente solidità per effetto della rigorosa selezione dei contratti acquisiti. La copertura assicurata dal portafoglio ordini risulta pari a quasi tre anni di produzione equivalente.
- Ricavi: pari a circa 12 miliardi di euro, in riduzione di circa l’8% rispetto al 2015, per effetto dell’impatto negativo del cambio Euro/Sterlina, delle revisioni del perimetro di business nell’Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza (in USA) e del difficile contesto di alcuni mercati di riferimento negli Elicotteri.
- EBITA: positivo per circa 1,25 miliardi di euro, in crescita di circa il 4% rispetto al 2015, nonostante il calo dei ricavi ed un impatto negativo del tasso di cambio Euro/Sterlina. Il ROS si attesta al 10,4%, in aumento di 110 bp dal 9,3% del 2015.
- Risultato netto ordinario: positivo per oltre 500 milioni di euro, in crescita di oltre il 100% rispetto ai 253 milioni del 2015, grazie al significativo miglioramento della gestione operativa, nonché della gestione finanziaria e fiscale.
- Free Operating Cash Flow (FOCF): positivo per circa 700 milioni di euro, superiore di oltre il 120% rispetto ai 307 milioni del 2015. Il dato del 2016 riflette anche l’impatto netto del primo anticipo incassato sul contratto EFA Kuwait, superiore a quanto originariamente stimato per il 2016. Rimane confermato l’impatto netto complessivo, nei due esercizi 2016 e 2017, per un totale di circa 600 milioni di euro.
- Indebitamento netto di Gruppo: pari a circa 2,8 miliardi di euro, in riduzione di circa il 15% rispetto ai 3.278 milioni al 31 dicembre 2015, nonostante differenze cambio, in particolare Euro/Sterlina, significativamente negative. Il rapporto Debt-to-Equity si è ridotto pertanto da 0,8 a 0,6.
Risultati conseguiti nell’ambito del Piano Industriale 2014-2016
L’andamento del triennio appena concluso conferma l’efficacia delle scelte poste alla base del Piano Industriale di Leonardo presentato nel gennaio 2015. Nonostante il difficile contesto di mercato, i risultati raggiunti sono stati in molti casi al di sopra delle aspettative e delle guidance comunicate al mercato. Come previsto, infatti, nel periodo 2014-2016 sono stati portati a termine con successo numerosi interventi di ristrutturazione del business e di razionalizzazione della governance volti a ristabilire la solidità economico-finanziaria del Gruppo, tra cui:
– La focalizzazione sul core business dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, con la cessione delle attività non-core
– La razionalizzazione del portafoglio prodotti
– La maggiore solidità del portafoglio ordini in virtù della miglior qualità dei contratti acquisiti
– La definizione e l’implementazione del nuovo modello organizzativo ed operativo “One Company” e il lancio del nuovo brand “Leonardo”
Conseguentemente, dal confronto dei dati preliminari 2016 con i dati 2014 emerge chiaramente:
– Il significativo miglioramento della redditività operativa (EBITA +28% e RoS superiore al 10%), cui si affianca la marcata crescita degli indicatori di produttività (EBITA pro capite +35%), che, unitamente alla radicale diminuzione della volatilità e dell’incidenza delle poste straordinarie, hanno portato ad un risultato netto ordinario 2016 oltre i 500 milioni, più di 30 volte superiore al 2014
– Il deciso miglioramento della solidità patrimoniale per effetto della sensibile riduzione del debito (da ca. 4 miliardi di euro a ca. 2,8 miliardi di euro), supportata dal miglioramento della generazione di cassa e da un’attenta strategia finanziaria, e della riduzione del capitale investito. Il rapporto Debt-to-Equity si è ridotto pertanto da 1 a 0,6
– La capacità di generare con continuità flussi di cassa positivi e progressivamente crescenti (da 65 milioni di euro a circa 700 milioni di euro) grazie al miglioramento dei risultati economici, alla maggiore focalizzazione e selettività degli investimenti, basata sui ritorni economico-finanziari, e alla continua attenzione alla gestione del capitale circolante
Obiettivi di medio termine del Piano Industriale 2017-2021: crescita e sviluppo
Su queste solide basi industriali ed economico-finanziarie, in continuità e coerenza con quanto già avviato nella prima fase di “turnaround”, il Piano Industriale 2017-2021 si focalizzerà sullo sviluppo e sulle opportunità di crescita della “One Company” secondo le seguenti linee di indirizzo:
– Proseguimento e rafforzamento delle azioni volte al miglioramento dell’efficienza industriale attraverso la valorizzazione delle comunanze tecnologiche e l’identificazione di centri di competenza inter-divisionali, l’unificazione dei sistemi ICT e una politica di procurement sempre più centralizzata
– Centralità del cliente attraverso l’ottimizzazione del presidio delle aree geografiche prioritarie con una presenza unitaria e coordinata
– Attenzione al cliente attraverso la proposta di offerte integrate e trasversali più competitive e volte a rispondere efficacemente ai requisiti facendo leva sui contributi dei singoli business (i.e. focalizzazione sul service e soluzioni a vita intera), anche in ottica di fidelizzazione
– Crescita organica del business attraverso sviluppi in ottica multi-purpose nelle aree di eccellenza
– Crescita esterna del core business attraverso un percorso strutturato di partnership e acquisizioni volte a garantire lo sviluppo nel medio-lungo periodo.
Il Piano prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi nel corso dei prossimi 5 anni:
– un book-to-bill stabilmente intorno ad 1
– una crescita media annua dei Ricavi (CAGR) 2017-2021 compresa tra il 3% e il 5%, supportata dal solido portafoglio ordini – in particolare dagli ordini chiave acquisiti nei settori Aeronautica ed Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza che contribuiranno ai ricavi a partire dal 2018 – e dall’acquisizione di nuovi ordini, seppur ancora in presenza di difficoltà in alcuni mercati di riferimento. A fronte di ciò nel 2017 è prevista una fase di stabilizzazione e consolidamento dei ricavi su livelli comparabili con il 2016, anche per effetto della focalizzazione sul core business, che, volta a garantire livelli adeguati di redditività e di generazione di cassa, ha portato alla revisione del perimetro di attività
– un ulteriore miglioramento della redditività operativa (RoS), anche in presenza di una crescita dei ricavi, trainata da una continua attenzione all’efficienza. Si prevede quindi che il RoS si attesti all’11% già a metà dell’arco di Piano
– mantenimento di una solida struttura patrimoniale e flessibilità finanziaria, risultante dalla migliorata generazione di cassa e dalla significativa riduzione del livello del debito. Nell’ottica di un immutato impegno verso una strategia finanziaria disciplinata, anche con l’obiettivo di riguadagnare un credit rating “investment grade”, si intende perseguire il giusto bilanciamento tra la riduzione dell’indebitamento, il necessario sostegno agli investimenti organici ed esterni ed un’adeguata remunerazione degli azionisti.
Tali obiettivi e azioni per la crescita sono complessivamente ispirati al principio di sostenibilità del business nel lungo termine, inteso come capacità di costruire un percorso solido e credibile per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder dell’impresa. Ne beneficeranno quindi i dipendenti, che potranno contare su un’azienda solida e sostenibile, l’intero sistema Paese, che ha recuperato un asset industriale solido e affidabile non solo in grado di competere sui mercati internazionali ma anche di essere motore di sviluppo di un patrimonio di competenze di grande valore, nonché gli azionisti che, dopo aver visto il valore del titolo in Borsa più che raddoppiato, potranno beneficiare anche di altre forme di remunerazione nel prossimo futuro.
Leonardo presenterà i risultati 2016 e il nuovo Piano Industriale 2017-2021 a Londra il 16 Marzo, all’indomani dell’approvazione del Progetto di Bilancio 2016 da parte del Consiglio di Amministrazione.
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