Il Bilancio 2016 di Leonardo
Leonardo chiude i conti 2016 con un risultato netto di 507 milioni, in calo di 20 milioni rispetto all’esercizio 2015 “per effetto di un minore apporto delle operazioni straordinarie rispetto al 2015, che ha beneficiato della significativa plusvalenza delle operazioni di cessione a Hitachi delle attività nei trasporti (274 milioni).
L’utile netto ordinario (al netto delle operazioni straordinarie) è pari a 545 milioni di euro, in crescita del 115,4%. Al contrario del 2015, indica la ex Finmeccanica, sul fronte delle operazioni straordinarie “il 2016 risente degli effetti derivanti dalla riorganizzazione delle attività con Sukhoi nel settore Aeronautica e della cessione del business Environmental di DRS, al netto della plusvalenza sulla cessione di Fata.
Dopo i dati preliminari, comunicati al mercato a metà febbraio, Leonardo chiude il bilancio 2016 sottolineando la “straordinaria performance commerciale, con nuovi ordini a 20 miliardi di euro.
Il rapporto ordini/ricavi è superiore ad uno in tutti i settori”, l’Ebit a 982 milioni, l’Ebita a 1,252 milioni, E l’Ebitda a 1.907 milioni sono tutti in crescita rispetto al 2015, rispettivamente dell’11%, 4% e 2%. La società ha “raggiunto e superato l’obiettivo di redditività a due cifre” con un Ros 2016, il rapporto tra utile operativo e fatturato, al 10,4% (con tutti i settori al di sopra del 10%)
Il ritorno sul capitale investito è al 16,9%, in crescita di 120 punti base. Mentre l’indebitamento netto di gruppo è sceso del 13% a 2,8 miliardi di euro, “in linea con le guidance e nonostante un impatto dei tassi di cambio significativamente negativo”.
Dopo sei anni torna anche il dividendo con il cda che ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di una cedola pari a 0,14 euro.
Il titolo ha avuto una impennata dopo i dati sul bilancio 2016 con un crescita del 6,1% a 13,68 euro alla Borsa a Milano.
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