Sedici Sukhoi Su-34 per le forze aeree russe nel 2017
Una fonte aziendale citata dall’agenzia Interfax ha reso noto che il piano di produzione della società Novosibirsk Aircraft Plant Company (NAPO) facente parte della Sukhoi Holding Company prevede che nel 2017 saranno consegnati alla Difesa russa 16 cacciabombardieri Su-34 (Codice NATO “Fullback”).
Secondo gli analisti militari russi, nel corso degli anni l’incremento produttivo dei Su-34 è stato evidente: nel 2010 l’impianto di Novosibirsk ha consegnato 4 velivoli, 6 nel 2011, 10 nel 2012, 14 nel 2013, 18 nel 2014 e nel 2015 e 16 l’anno scorso.
Ricordiamo che le realizzazioni dei Su-34 da parte degli stabilimenti russi risponde a due specifici contratti siglati rispettivamente nel 2008 (32 velivoli per un importo pari a 33,6 miliardi di rubli e ultimato nel dicembre del 2013) e nel 2012 (92 Su-34 per un importo pari a 140 miliardi di rubli da concludersi entro il 2020).
Realizzato sulla base del Su-27, il Su-34 prende in prestito dal vecchio Su-24 esclusivamente la formula dei posti a sedere dei due piloti affiancati, ma dal “Flanker” riceve in eredità la sua superba ed elegante linea aerodinamica che gli consente anche una buona agilità in volo.
Progettato per attacchi di precisione e per missioni di bombardamento a medio raggio, il Su-34 è armato con un cannone GSh-301 da 30 mm e può trasportare fino a 8000 chili di armamento dustribuiti sotto i 12 punti d’attacco di cui dispone.
Tra questi, oltre al classico armamento aria-aria per autodifesa (missili AA-10, AA-11 e AA-12), può imbarcare missili aria-terra a guida laser o tv, bombe guidate, missili anti nave e anti radiazione, oltre al classico armamento non guidato quali razzi e bombe a caduta libera. Il Su-34 sarà chiamato a sostituire tutti i vecchi Su-24 – Codice NATO “Fencer” – ancora in servizio con l’Aeronautica (270 velivoli) e la Marina russa (22 velivoli): ecco perché è molto probabile che entro il prossimo triennio verrà siglato un terzo nuovo contratto per almeno 70 esemplari, poiché l’obiettivo del Ministero della Difesa è quello di acquisire complessivamente non meno di 200 esemplari di Fullback.
Foto Sukhoi
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.