I missili balistici di Kim sfilano in parata ma falliscono l’ ennesimo test

(aggiornato alle ore 14 del 16 aprile)

Il regime nordcoreano ha celebrato ieri con una grande parata a Pyongyang il 105° compleanno del suo padre fondatore, Kim Il-sung, nonno dell’attuale leader Kim Jong-un.

La televisione di Stato ha mostrato migliaia di soldati in marcia nella grande piazza Kim Il-sung con missili balistici, carri armati, artiglierie e mezzi di vario genere.

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Una dimostrazione di forza che ben si attaglia al clima di escalation della tensione con gli Stati Uniti che minacciano di rispondere con la forza a nuovi test atomici o missilistici.

Hanno sfilato anche missili balistici a medio raggio imbarcati su sottomarini ma la  ‘star’ della parata è stato il nuovo missile intercontinentale Pukguksong 3.

Secondo molti analisti militari tali missili non sarebbero ancora operativi poiché devono completare i test ma potrebbero un giorno essere in grado di colpire in profondità il territorio continentale degli Stati Uniti (Hawaii e Alaska sarebbero già “a tiro” dei missili balistici nordcoreani).

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Nella parata hanno sfilato infatti anche i missili balistici a lungo raggio KN-14, con un raggio operativo stimato di 8.000-12.000 chilometri e il KN-08, conosciuto anche come Rodong-C e Hwasong-13, (fino a 6.000 chilometri di raggio d’azione). In parata hanno sfilato anche due tipi di IRBM, missili balistici a medio raggio, il Pukguksong-2 e la sua versione imbarcata su sottomarini, il KN-15 lanciato per la prima volta nel febbraio scorso.

Secondo le stime nel migliaio di missili balistici in possesso di Pyongyang vi sono anche 600 vettori deryvati dai sovietici Scud di tipo B, C e D (rispttivamente 300, 600 e 900 chilometri di raggio d’azione), e 300 Nodong  capaci di colpire bersagli fino a 1.000-1.300 chilometri di distanza.

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Poche ore dopo la parata il regime nordcoreano ha effettuato un test missilistico fallito subito dopo il lancio. Il missile lanciato dalle coste orientali del Paese alle 17.21 di sabato ora di Washington (già il giorno seguente in Corea del Nord), dalla base di Sinpo, è esploso quasi immediatamente dopo il decollo.

Le prime indicazioni soni giunte dalla Difesa sudcoreana poi confermate dagli statunitensi per i quali è stato utilizzato un unico missile e l’area interessata è la stessa dei recenti tentativi falliti di lanci di missili balistici. Corea del Sud che Stati Uniti sono impegnati a ottenere maggiori informazioni sul tipo di missile utilizzato che secondo Washington sarebbe un’arma balistica medio raggio.

La Casa Bianca per ora non ha commentato il fallito test nordcoreano. “Il presidente e la sua squadra militare sono al corrente dell’ultimo tentativo fallito di lancio missilistico della Corea del Nord.

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Il presidente non ha alcun ulteriore commento”, è la breve nota diffusa dal Segretario alla Difesa, il generale James Mattis. In queste ore giunge a Seul il vicepresidente Mike Pence, prima tappa di un tour di 10 giorni nell’area toccando cinque paesi.

Domani Pence vedrà il premier sudcoreano Hwang Kyo-ahn, che svolge le funzioni presidenziali in attesa delle elezioni di maggio. Martedì sarà a Tokyo, dove incontrerà il premier Shinzo Abe. Quella col Giappone è infatti per l’America alleanza cruciale per gli equilibri regionali e anche a livello globale.

Secondo le prime segnalazioni del ministero della Difesa dopo il tentativo di lancio di un missile balistico da parte della Corea del Nord, la sicurezza sul territorio giapponese non è stata messa a rischio.

Guarda il video completo della parata

Foto AP e KCNA

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