Il Thaad operativo mette alla prova i rapporti tra Washington e Seul
AsiaNews/Agenzie – Un portavoce delle forze Usa con sede in Corea del Sud ha dichiarato oggi che il controverso sistema antimissilistico Thaad è “operativo e ha la capacità di intercettare missili nordcoreani e difendere la Repubblica di Corea”. Il Terminal High Altitude Area Defense, voluto con forza dagli Stati Uniti che ne hanno accelerato le operazioni di spiegamento, negli ultimi giorni è al centro di forti polemiche che secondo gli analisti mettono alla prova i rapporti tra Washington e Seul.
La Corea del Sud si avvicina alle elezioni presidenziali il prossimo 9 maggio.
Con molta probabilità le consultazioni porteranno alla vittoria il leader del partito liberale Moon Jae-in, il quale ha affermato che la prossima amministrazione di Seul dovrebbe avere la parola definitiva sul dispiegamento del Thaad. L’ufficio della campagna di Moon ha dichiarato che il suo dispiegamento dovrebbe essere immediatamente sospeso fino ad allora.
Lo scorso 27 aprile, il presidente americano Trump aveva espresso la volontà che Seoul pagasse i costi della messa in operatività del sistema, che ammontano a circa un miliardo di dollari. Kim Ki-jung, un consulente per la politica estera di Moon, ha risposto che il suggerimento era “un’opzione impossibile”. Lo scorso 30 aprile Herbert McMaster, consigliere americano per la sicurezza nazionale ha poi tentato di placare le polemiche, precisando che gli Stati Uniti sosterranno i costi delle operazioni.
In un libro pubblicato a gennaio, Moon afferma che la Corea del Sud dovrebbe imparare a “dire no agli americani”. Il candidato del Partito democratico sudcoreano promuove il dialogo con la Corea del Nord e ha criticato il governo conservatore per la sua posizione aggressiva, che non ha consentito di fermare lo sviluppo delle armi di Pyongyang. Seoul ha dichiarato che la decisione di utilizzare il Thaad è stata in ultima analisi una decisione militare presa dagli Stati Uniti.
Molti analisti sudcoreani si interrogano ora sulle motivazioni dietro le affermazioni del presidente americano e sulla fretta con cui gli Usa hanno voluto spiegare il sistema antimissilistico. “Trump sta utilizzando il Thaad come cavia per testare i rapporti con Seul”, ha dichiarato Kim Dong-yup, professore presso il Kyungnam University’s Institute of Far Eastern Studies di Seoul. “Trump sembra stia saggiando l’impegno della Corea del Sud nell’alleanza Corea-USA. Mi chiedo se lo faccia perché già pensa che Moon vincerà le elezioni”, ha aggiunto Kim.
Un secondo consigliere di Moon per la politica estera ha dichiarato che i commenti di Trump circa il costo del Thaad pongono domande fondamentali su dove possa essere diretta l’alleanza. “Questa è una dimensione nuova”, ha dichiarato Chung Eui-yong, ex ambasciatore sudcoreano a Ginevra, che guida una squadra di consulenti. “La nostra posizione è che dovremmo rivedere il Thaad anche se non lo paghiamo, ma le osservazioni di Trump sui costi hanno cambiato l’aspetto fondamentale di questo problema”, ha detto Chung. “Dobbiamo scegliere ciò che è meglio per i nostri interessi nazionali”.
Nonostante le polemiche politiche degli ultimi giorni, continuano le manovre militari congiunte tra Washington e Seul. Le tensioni nella penisola coreana sono aumentate, con le ripetute minacce dalla Corea del Nord e la presenza di un gruppo di navi da guerra americane e di un sottomarino nucleare. Due bombardieri statunitensi hanno partecipato ieri ad un’esercitazione con la forza aerea della Corea del Sud, in quella che gli Stati Uniti hanno definito un’operazione di routine.
Il volo dei due bombardieri è avvenuto quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere aperto a incontrare il leader del Nord Kim Jong-un nelle circostanze appropriate, anche se Pyongyang ha affermato di voler continuare con i suoi test nucleari. Nonostante ciò, Trump ha dichiarato che sarebbe “onorato” di incontrare il giovane dittatore del Nord.
Foto Lockheed Martin
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