Special Operations
Special Operations rappresenta una finestra sul mondo delle Forze Speciali Italiane, i reparti di élite addestrati a operare in ambiente ostile e a grande distanza dalle linee amiche. Elementi scelti per le loro eccezionali qualità fisiche, tecniche e morali, che risultano strategici e fondamentali per la sicurezza del Paese e quella internazionale. Un’eccellenza della Difesa che viene descritta con centinaia di immagini largamente inedite, lungo un percorso che attraversa tutti i domini di intervento, da cui emerge la natura interforze delle Operazioni Speciali, che vedono le unità di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri agire insieme e con un’unica visione
Il volume verrà presentato il 20 maggio alle ore 11 in occasione del 30° Salone Internazionale del Libro di Torino, presso lo Stand dello Stato Maggiore della Difesa, alla presenza del Capo di Stato Maggiore Generale Claudio Graziano.
Le operazioni speciali sono operazioni militari non convenzionali ad effetto strategico: il contrasto di attività di matrice insurrezionale e terroristica, la liberazione di ostaggi, le incursioni contro obiettivi nemici, le ricognizioni speciali e l’addestramento delle forze di sicurezza di Paesi a deficit di stabilità. Si tratta di operazioni affidate a reparti di élite delle Forze Armate, elementi strategici e fondamentali per la sicurezza del Paese e quella internazionale, in possesso di elevatissime qualifiche tecniche e operative, addestrati a operare nei tre domini di riferimento – terrestre, marittimo e aereo – in ambiente ostile e a grande distanza dalle unità amiche.
Rispetto a quanto teorizzato da Clausewitz, le operazioni speciali costituiscono una sorta di paradosso: il principio ineccepibile secondo cui l’arma più potente di un esercito convenzionale consiste nella sua consistenza numerica viene per certi versi “sfidato” dall’idea che forze di entità ridotta, ma dotate di speciali caratteristiche fisiche e morali oltre che di equipaggiamento specifico e spesso innovativo, possono sopraffare avversari preponderanti in numero e attestati sulla difensiva.
Un paradosso che è ben presente nella storia militare italiana: basta pensare all’impresa di Alessandria, che vide sei soli incursori della Regia Marina mettere fuori combattimento due imponenti navi da battaglia del nemico, oppure alla distruzione del ponte ferroviario di Ben Mansur, in Algeria, riuscita a undici sabotatori del X Reggimento Arditi del Regio Esercito, aviolanciati a 800 chilometri dalle linee amiche; o ancora all’azione contro l’aeroporto di Benina, in Cirenaica, da parte degli Arditi Distruttori della Regia Aeronautica, nella quale i due soli superstiti di quattro pattuglie distrussero una ventina di aerei nemici e inflissero gravi perdite all’avversario.
Operazioni condotte col favore delle tenebre, in condizioni meteorologiche proibitive per il lancio col paracadute, al termine di sforzi straordinari, sfruttando l’effetto sorpresa per conseguire la iniziale superiorità nei confronti di uno schieramento avversario numericamente superiore. Ma soprattutto operazioni il cui esito favorevole fu basato sulla determinazione fisica e caratteriale a condurle a qualsiasi prezzo, anche il più alto.
Sono caratteristiche ereditate oggi dal 9° reggimento d’assalto Paracadutisti ‘Col Moschin’ dell’Esercito, il Gruppo Operativo Incursori della Marina, il 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica e il Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri; reparti integrati da due reggimenti di Forze per Operazioni Speciali idonee a condurre specifiche attività: il 4° Alpini Paracadutisti e il 185° Ricognizione Acquisizione Obiettivi dell’Esercito. Oltre a questi sei Reparti vi sono altri assetti, tratti da tutte le Forze Armate, in grado, grazie al particolare addestramento e a capacità peculiari, di fornire supporto operativo ovvero di essere impiegati a “coronamento” di operazioni speciali. Una tale articolazione rispecchia appieno l’esigenza sancita dal “Libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa” di rafforzare e rendere le capacità esprimibili da parte di Forze Speciali e di Forze per Operazioni Speciali più integrate e idonee a operare in sinergia con le forze convenzionali, potenziando i sistemi di supporto alle stesse in termini di efficienza, efficacia e numero, anche attraverso l’acquisizione di specifici sistemi tecnologici d’avanguardia, specie nel campo della mobilità.
Il libro fotografico ‘Operazioni Speciali’ edito dallo Stato Maggiore della Difesa apre una finestra su un mondo che troppo a lungo è rimasto nell’ombra, ammantato di leggende nate sulla scorta della necessaria riservatezza, a tutela della sicurezza degli operatori e delle loro azioni. Attraverso una serie di immagini esclusive, viene presentato un ritratto delle operazioni speciali, in cui si vedono le unità di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri agire insieme e con un’unica visione, grazie all’azione del Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (che tra l’altro ha curato i testi del volume) nel creare sinergie e valorizzare le diverse competenze e specificità. Un’eccellenza della Difesa italiana, all’avanguardia sullo scenario militare internazionale.
Special Operations
Editore SMD
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