La Svizzera ha bisogno di un nuovo cacciabombardiere
La Svizzera starebbe valutando l’acquisto di nuovi caccia, dopo la bocciatura referendaria del 18 maggio 2014 dell’acquisto di 22 Saab Gripen, volto sostituire la flotta di Boeing McDonnell Douglas F/A-18 C/D Hornet e Northrop F-5 Tiger ritenuta non più adeguata alle esigenze del paese.
La raccomandazione del gruppo di esperti incaricato nel 2016 dal Consiglio federale prevede che i velivoli vengano acquistati attingendo al normale budget delle forze armate escludendo in tal modo stanziamenti ad hoc che potrebbero indurre all’effettuazione di un nuovo referendum popolare.
Il numero di caccia dipenderebbe dal modello scelto e varierebbe da 20 a 70 unità, con costi totali compresi fra i 4 e 14 miliardi di franchi. Il budget potrebbe, inoltre, crescere di un miliardo nel caso in cui venisse aggiunto un sistema di difesa terra-aria. Secondo la stampa elvetica l’acquisto riveste carattere d’urgenza poichè in caso contrario la Svizzera non sarebbe più in grado di difendere il proprio spazio aereo.
Alternative quali maggiore cooperazione internazionale e uso di velivoli a controllo remoto (UAV) sarebbero state invece scartate. La scelta del modello dei nuovi caccia dovrebbe avvenire nel 2020 mentre i primi stanziamenti e l’inizio delle consegne sarebbe invece previsti per il 2022 e il 2025. (IT log defence)
Foto Forze Aeree Svizzere
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.