Ankara verso l’acquisizione del sistema antimissile russo S-400
Mosca e Ankara hanno quasi finalizzato la trattativa sulla parte tecnica per l’acquisto da parte turca del sistema di difesa aerea e antimissile S-400. I rispettivi ministeri delle Finanze stanno discutendo della possibilità per un prestito, al fine di permettere la fornitura del sistema russo di ultima generazione che garantirà la difesa turca contro attacchi balistici e bersagli aerei a lungo raggio ma che non potrò essere integrato nella rete di difesa aerea NATO di cui Ankara fa parte.
La Russia e la Turchia hanno concordato quasi tutti gli aspetti tecnici dell’accordo sulle forniture di sistemi missilistici S-400, secondo il CEO di Rostec Corporation Sergey Chemezov. “Per quanto riguarda il sistema S-400, vi sono colloqui in corso; tutte le questioni tecniche sono già state concordate, le discussioni attuali si riferiscono alle questioni finanziarie, la parte turca sta cercando di ottenere un prestito” ha dichiarato Chemezov durante un briefing allo SPIEF 2017.
“So che questo problema (del prestito) è stato sollevato a livello intergovernativo, perché solo il governo (turco) può concedere un prestito nell’ambito dell’accordo intergovernativo. So che i ministri russi e turchi delle finanze hanno negoziato su questo, ma non conosco il risultato dei negoziati” ha detto il capo di Rostec.
Dopo tante esitazioni e improvvisi ripensamenti la Turchia sembra quindi aver scelto il sistema di difesa aereo russo S-400 per la sua difesa antimissile dopo che era staro il contratto con la Cina per l’acquisto degli HQ-9 (versione cinese dell’S-300). La Turchia è il primo paese della NATO ad acquisire un sistema strategico “made in Russia” non integrabile nella rete di difesa aerea dell’Alleanza Atlantica, la Nato Integrated Air and Missile Defence System (NIAMDS).
(con fonte Askanews)
Foto Nosint
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