Cresce l’impegno italiano sul “fronte orientale” della Nato

Nonostante le posizioni concilianti del governo italiano nei confronti di Mosca e delle tensioni che da tre anni oppongono la Russia a Europa e USA in seguito alla crisi in Ucraina, cresce il ruolo militare dell’Italia sul cosiddetto “Fronte Orientale” dell’Alleanza Atlantica.

Quattro Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare, pilotati da equipaggi del 4°, del 36° e del 37° Stormo, decollati dall’aeroporto militare di Grosseto il 7 luglio, sono atterrati sulla base bulgara di Graf Ignatievo, per dare il via all’operazione di Enanched Air Policing in Bulgaria denominata “Bulgarian Horse”.

L’operazione che coinvolge 110 militari, ha come obiettivo quello di preservare lo spazio aereo della NATO aumentando ed integrando l’attività di difesa aerea bulgara.

Gli assetti italiani implementeranno il servizio di sorveglianza dello Spazio Aereo bulgaro fino alla metà del mese di ottobre volando al fianco dei velivoli MiG-29 in dotazione all’aeronautica di Sofia.

Il Comandante della TFA ha sottolineato che ” L’Aeronautica Militare italiana è orgogliosa di cooperare con l’Aeronautica bulgara per preservare lo spazio aereo della NATO, nell’ambito dell’ampio dispositivo di difesa integrata dell’Alleanza. Questa è un’opportunità per entrambi per accrescere interoperabilità e conoscenze.

La TFA 4° Stormo, costituita sulla base aerea di Graf Ignatievo, grazie ad un Advanced team logistico formato dalla 3ª Divisione del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare e dal 3° Stormo di Villafranca, sarà alle dirette dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze.

Pochi giorni prima la NATO ha annunciato la raggiunta capacità operativa iniziale del quartier generale la Multinational Division North East, istituito a Elblag, in Polonia, a completamento delle strutture di comando e controllo dell’enhanced Forward Presence (eFP).

La cerimonia si è temuta II 3 luglio, alla presenza del Ministro della Difesa Polacco Antoni Macierewicz, del Capo di Stato Maggiore Polacco Lt. Gen. Leszek Surawski, del vice Ministro della Difesa Ungherese Siklosi Peter, del vice Ministro della Difesa della Repubblica Ceca Landovsky Jakub, del Comandante del Joint Force Command (JFC) di Brunssum, generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina e di altre numerose personalità.

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E’ l’ultimo tassello nelle misure per il rafforzamento dei confini nord-orientali dell’Alleanza Atlantica in seguito alle tensoni con la Russia. La Divisione Multinazionale avrà il compito di coordinare e supervisionare le attività di addestramento e di approntamento dei quattro Battle Group dell’eFP (di cui fanno parte anche 175 militari italiani schierati in Lettonia) e dipenderà dal JFC di Brunssum e dal Multinational Corps North East.

La realizzazione del nuovo Comando della struttura delle forze dell’Alleanza, situato in Polonia discende dall’attuazione delle decisioni del vertice Nato di Varsavia del 2016, volte a rafforzare la solidarietà tra alleati, nonché la capacità di dissuasione e di difesa dell’Alleanza sul fianco orientale.

Il Comando Multinazionale oltre a rappresentare nel complesso un contributo importante alla difesa collettiva della NATO, costituisce un’opportunità nella gestione delle crisi.

Nel suo intervento Il Ministro della Difesa Polacco Antoni Macierewicz ha voluto rimarcare come la partecipazione attiva di 13 paesi, con altri 6 che si aggiungeranno nelle prossime settimane, dia un profondo significato di solidarietà e “partecipazione collettiva” al progetto. Inoltre, rivolgendosi alla popolazione locale, ha voluto dare risalto all’importanza di questo progetto sottolineandone la “comunione d’interessi”, sicuro di un supporto reciproco fra la cittadinanza e il personale della NATO.

Negli interventi che si sono susseguiti, le autorità hanno ringraziato la Polonia che in un così breve lasso di tempo è riuscita a mettere a disposizione, personale e strutture, nonché la capacità C2 (comando e controllo). Inoltre, a fattor comune, hanno voluto esprimere tutta la loro soddisfazione per la velocità con la quale si è completato il dispositivo dell’eFP a meno di un anno dagli accordi che ne stabilivano la nascita (Varsavia 8-9 luglio 2016), presi al fine di rendere più sicuro il fianco nord-est dell’alleanza.

In particolare il generale Farina ha voluto sottolineare l’importanza dell’avvenimento, spiegando che con l’acquisizione dell’Initial Capability del HQ della Divisione multinazionale in Polonia, si incrementa la capacità di dissuasione dell’Alleanza, al fine di garantire sicurezza e protezione degli Stati membri a 360 gradi e all’insegna della solidarietà alleata – ‘One for all, all for one’.

Il Comandante del JFC di Brunssum ha infine voluto porre l’accento, ancora una volta, sul carattere difensivo e proporzionato delle misure adottate dalla NATO e sulla determinazione della stessa nella ricerca del dialogo con ogni potenziale aggressore al fine di prevenire situazioni di erscalation.

Fonte: comunicati Difesa.it

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