Il generale Vannacci in Iraq, Rodolfo Sganga alla testa della Folgore

di Carmelo Abisso da Persenews (titolo originale “Cambio al vertice della brigata paracadutisti “Folgore”)

Nella caserma Gamerra di Pisa, sede del Centro addestramento paracadutismo, si è svolta il 28 luglio la cerimonia di cambio del comandante della brigata paracadutisti “Folgore” tra il generale di brigata Roberto Vannacci , cedente, e il generale di brigata Rodolfo Sganga, subentrante. Alla cerimonia erano presenti il comandante della divisione “Friuli”, generale di divisione Carlo Lamanna e le principali autorità civili e militari delle città di Pisa e Livorno.

Il generale Vannacci ha ceduto l’incarico dopo quasi un anno d’intense attività che hanno visto gli uomini e le donne della Folgore impegnati in importanti attività addestrative nazionali ed internazionali, interventi di pubblica calamità e nei principali teatri operativi, e dopo aver approntato la grande unità per il prossimo impegno in Libano nell’ambito dell’operazione Leonte 23.

Vannacci (nella foto sotto) sarà nuovamente impiegato in teatro operativo, quale comandante del contingente italiano in Iraq e vice comandante del Combined joint forces land component command (Cjflcc) in Baghdad, struttura della coalizione internazionale impegnata nel contrasto all’Isis.

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“Lascio il comando della Folgore, non è un momento semplice – ha detto nel suo discorso a braccio il generale Vannacci – mi confortano gli sguardi fieri ed orgogliosi dei paracadutisti. Sono convinto di lasciare in buone mani la Folgore, una unità pronta, motivata, disciplinata, che ho guidato nell’approntamento per il prossimo impegno in Libano. Ringrazio il comandante della divisione Friuli, per avermi fatto lavorare con serenità, l’Anpdi, la Folgore “senza stellette” e tutti gli amici della Folgore che hanno avuto il coraggio di riconoscersi in un ideale. Grazie ai pararacadutisti, siete i professionisti del rischio, muscoli saldi, fiato lungo ed adusi al sacrificio. Infine voglio salutare un paracadutista incursore, Paolo Nespoli, che a 60 anni oggi ritorna nello spazio. Folgore! “
Paracadutisti, siete l’espressione dell’Italia migliore – ha detto il generale Sganga – A un comandante è dovuto il rispetto e l’obbedienza, ma tutto il resto se lo deve guadagnare. Farò di tutto per essere alla vostra altezza. Folgore !

Ha concluso gli interventi il comandante della divisione Friuli, sottolineando i risultati conseguiti dal generale Vannacci che “ha contagiato l’intera divisione, ha innestato nuove energie e impulsi per fare sempre meglio. Con umiltà e lungimiranza, che ne fanno un vero leader, stando sempre con i piedi per terra. Come lo sforzo nel ricercare l’amalgama dei materiali nell’utilizzo degli assetti di vettori aerei Usa. Il nuovo imprinting nel ritorno ai fondamentali, il seminario per operatori radio a livello basico. La trasformazione del reggimento Savoia in cavalieri paracadutisti, l’85 % del personale può indossare il basco amaranto avendo fatto i lanci “.

Al termine, il generale Lamanna ha consegnato al generale Vannacci un encomio solenne, tributato dal comandante delle Forze operative nord, generale di corpo d’armata Bruno Stano. La cerimonia si è conclusa con il tradizionale lancio dei paracadutisti nel piazzale della caserma, eseguito con la tecnica della caduta libera.

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Il generale di brigata Rodolfo Sganga è il 32° comandante della brigata paracadutisti “Folgore”. Nato a Varese, 50 anni, sposato con due figli, ha frequentato il 169° corso dell’Accademia militare di Modena. Ha comandato il plotone e la compagnia al 183° reggimento paracadutisti “Nembo” e la compagnia allievi ufficiali presso l’Accademia militare. Ha frequentato il 6° corso presso l’Istituto superiore di stato maggiore interforze conseguendo il titolo Issmi. Comandante del 2° battaglione paracadutisti, decorato di medaglia d’argento al valore dell’Esercito (Bala Baluk, Afghanistan, 25 luglio 2009), dal 2012 al 2014 ha comandato il 187° reggimento paracadutisti “Folgore”.

Quale ufficiale di staff è stato capo sala operativa del Comfoter e dello Sme. Ha partecipato all’operazione Joint Guardian in Kosovo nel 2000 e per 5 turni è stato impegnato in Afghanistan dal 2002 al 2011. E’ laureato in scienze strategiche presso l’università di Torino e in scienze politiche presso l’università di Trieste ed ha conseguito 4 master. Dal 2014 al 2017 ha servito quale addetto militare presso l’ambasciata d’Italia a Washington.

Foto: Esercito Italiano

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