Il Mossad lancia il fondo Libertad per investire in start-up tecnologiche
Dopo le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane, adesso è ufficiale: il Mossad ha lanciato Libertad, un fondo di investimento per start-up che sviluppano tecnologie “innovative” che potrebbero essere utilizzate dall’agenzia d’intelligence israeliana.
Il fondo, spiega una nota, investirà in aziende che svilupperanno “tecnologia all’avanguardia” in campi come la robotica, la produzione energetica, la crittografia, la miniaturizzazione, il profiling e l’analisi testuale.
Sul sito web di Libertad si dice inoltre che il fondo offrirà, per ogni progetto, fino a 568mila dollari di “capitale equity-free per scopi di ricerca e sviluppo” in cambio dell’utilizzo non esclusivo della tecnologia sviluppata, senza imporre restrizioni o pagamento di royalties.
Il 26 giugno è stato inoltre annunciato che Stati Uniti e Israele hanno avviato un progetto che porterà alla creazione di un gruppo di lavoro focalizzato sulla cyber security. Lo ha reso noto a Tel Aviv (durante la Cyber Week) Thomas Bossert, assistente del presidente Usa Donald Trump per la Sicurezza nazionale e l’antiterrorismo.
La squadra opererà per difendere le infrastrutture critiche dagli attacchi e per individuare gli aggressori. Sarà guidata da Rob Joyce, coordinatore della cyber sicurezza della Casa Bianca e da Eviatar Matania, direttore generale del National Cyber Directorate. L’organismo includerà rappresentanti statunitensi e israeliani di diversi ministeri e organizzazioni di difesa e sicurezza, compresi gli affari esteri, la giustizia e l’intelligence.
“Le riunioni di questa settimana si concentreranno su una serie di problemi chiave della sicurezza informatica: le infrastrutture critiche, ricerca e sviluppo avanzati, cooperazione internazionale e forza lavoro”, ha detto Bossert, aggiungendo che questi sono solo i primi passi per rafforzare i legami bilaterali nel campo cyber.
Le agenzie saranno “focalizzate sulla ricerca e l’arresto degli avversari cibernetici prima che questi possano infiltrarsi nelle reti e raggiungere le infrastrutture critiche, individuando anche modi precisi per rendere responsabili di fronte alla legge gli aggressori”, ha dichiarato ancora Bossert. “Crediamo che l’agilità che Israele ha nello sviluppare soluzioni porterà alla creazione di difese informatiche innovative che possiamo testare ed adottare in America”.
Fonte Cyber Affairs
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.