La KAPO realizza la prima saldatura del prototipo del Tu-160M2
La società Kazan Aircraft Production Association di Kazan ha completato la saldatura industriale della prima cellula del radicalmente rinnovato bombardiere strategico intercontinentale Tupolev Tu-160M2.
La soddisfazione espressa alla stampa nazionale dal Vice Ministro della Difesa russo Yuri Borisov durante la sua visita allo stabilimento della KAPO è palese nelle sue affermazioni: – “E’ stato compiuto un grande lavoro e bisogna ammettere che sono necessarie e doverose parole di gratitudine vero la nostra industria nazionale che il più delle volte negli ultimi anni ha saputo dimostrare grandi capacità in tempi brevi, spesso anticipando gli obiettivi prefissati, come in questo caso con la realizzazione ex novo del Tu-160M2”.
Secondo Borisov il primo volo di prova del bombardiere strategico Tupolev è previsto tra meno di un anno, mentre la sua produzione di massa avverrà entro il 2021.
Fonti della Difesa hanno dichiarato che saranno ordinati tra i trenta e i cinquanta esemplari di Tu-160M2 che, al ritmo di tre-quattro bombardieri ogni anno, dovrebbero mantenere attive le linee di produzione della KAPO per almeno dieci anni, forse oltre.
Michael Kofman, un ricercatore presso il Woodrow Wilson International Centre Kennan Institute ed esperto di armamenti russi ha dichiarato a tal proposito al The National Interest che – “il futuro bombardiere PAK-DA è molto probabilmente una chimera, ma il Tu-160M2 è realtà e senza dubbio si tratta della punta di diamante della triade nucleare russa. Un vero e proprio vettore di missili da crociera totalmente rinnovato nella cellula, nell’avionica e nei propulsori”.
Tutt’altro che un semplice aggiornamento, quello del “cigno bianco”, un bombardiere strategico entrato in servizio ben 30 anni fa durante l’epoca sovietica e che volerà quasi sicuramente fino al 2047-2050.
Foto Tupolev via Twitter
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.