Londra: Fallon scatenato su cyberwar e Russia
Il ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, si scatena per mostrare la deterrenza di Londra nei confronti degli attacchi cyber e della “minaccia russa”.
“La Gran Bretagna potrebbe lanciare raid militari in ritorsione ad attacchi informatici” ha detto il ministro il 28 giugno :, avvertendo i potenziali aggressori che un eventuale attacco ai sistemi britannici “potrebbe innescare una risposta da qualsiasi dominio, aria, terra, mare o cyberspazio”.
Il ministro ha affermato che la capacità del Regno Unito di condurre i propri attacchi informatici contro lo Stato islamico in Iraq hanno salvato vite umane durante la battaglia per Mosul in Iraq. Analoghe iniziative sono state prese dalle autorità di Londra anche durante la battaglia per Raqqa in Siria.
Il riferimento del ministro della Difesa britannico agli attacchi militari già sperimentati da Londra sul fronte del cyberspazio non riguarda in ogni caso altri Stati, ma organizzazioni terroristiche.
Il giorno successivo Fallon ha provocato i russi approfittando delle prove in mare della portaerei Queen Elizabeth da 65 mila tonnellate, la più grande (e costosa) unità navale militare mai realizzata in Gran Bretagna e destiinata ad entrare in servizio nel 2020 con a bordo 40 velivoli STOVL F-35B.
Il ministro ha speso parole poco lusinghiere per l’ammiraglia della flotta russa. “Vedendo quella vecchia Kuznetsov in rovina navigare attraverso la Manica alcuni mesi fa, penso che i russi abbiano guardato alla portaerei britannica Queen Elizabeth con un po’ di invidia ha affermato Fallon.
Pronta la replica del portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “A differenza dell’incrociatore portaeromobili Ammiraglio Kuznetsov, dotato di armamenti antiaerei, antisommergibili e, cosa più importante. dal sistema missilistico antinave Granit, la portaerei britannica non è che un bersaglio marino di grandi dimensioni”.
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