Kim ha le testate atomiche per i suoi missili balistici?

Con un anno di anticipo sulle stime la Corea del Nord avrebbe superato l’ultimo limite che la bloccava dall’essere considerata una potenza nucleare. I tecnici di Pyongyang sarebbero infatti riusciti a miniaturizzare un ordigno atomico per imbarcarlo nella testata di un missile balistico incluso l’intercontinentale (Icbm) Hwasong-14, testato il 4 e il 28 luglio scorsi, accreditato di un raggio d’azione di oltre 10 mila chilometri.

Lo ha riferito il Washington Post citando fonti militari della Defense Intelligence Agency (Dia) che spiega così le forti critiche espresse dalla Cina, l’unico alleato di Pyongyang, di fronte gli ultimi test missilistici ed il fatto che anche Pechino abbia votato per la prima volta a favore di nuove sanzioni economiche da un miliardo di dollari approvate dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Pechino critica anche le manovre annuali organizzate dagli Usa e dalla Corea del Sud e ha proposto da tempo di scambiare lo stop al programma nucleare di Pyongyang con la fine delle manovre delle forze USA e sudcoreane.

In questi giorni Marina e Aeronautica cinese sono state impegnate al largo della penisola coreana in manovre navali e aeree che prevedono il lancio di “una decina di missili” ha annunciato il ministero della Difesa di Pechino.

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Queste esercitazioni si svolgono nel golfo di Bohai e nel mar Giallo, fra la costa orientale della Cina e la penisola coreana, ha precisato il ministero in un comunicato. Decine di navi, più di dieci aerei e dei sottomarini partecipano a queste esercitazioni che puntano a testare degli armamenti e le capacità dei militari a effettuare assalti costieri e intercettare bersagli aerei.

Il Washington Post attribuisce sempre la DIA la valutazione che Kim Jong-un abbia ormai un arsenale di 60 testate atomiche, contro le 15-20 di tutte le stime precedenti.

“Soprattutto dall’anno scorso, quando si è spinta in avanti con due test nucleari ed ha lanciato più di 20 missili balistici, la Corea del Nord rappresenta un nuovo livello di minaccia”, ha affermato il ministro della Difesa giapponese Itsunori Onodera nel Libro Bianco della Difesa definendo il pericolo legato a Pyongyang “significativo e imminente”.

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“È chiaro che, con il tempo, il rischio aumenta per l’impiego di missili balistici con testate nucleari che pongono la nostra nazione nel loro raggio di azione”, si legge nel Libro Bianco nipponico reso noto lo stesso giorno in cui sono emerse le indiscrezioni della DIA sul Washington Post e pochi giorni dopo l’annuncio di R. H McMaster, consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, che gli USA stanno valutando un attacco preventivo contro la Corea del Nord.

Sempre ieri altre due notizie inducono a ritenere che l’escalation nella crisi coreana sia davvero in atto anche se il segretario di Stato, Rex Tillerson, ha chiesto a Pyongyang di interrompere i test missilistici per dare un segnale di essere pronta al dialogo.

I satelliti statunitensi hanno rilevato l’imbarco di due missili anti-nave del tipo SS-N-25 di origine russa su un pattugliatore sulla costa orientale nordcoreana mentre fonti militari di Pyongyang riferiscono che la Corea del Nord starebbe “considerando” un piano per colpire l’isola e base statunitense di Guam.

La Corea del Nord “sarà accolta con fuoco e furia” se minaccia gli Stati Uniti ha ammonito Trump.  Parlando dal suo golf club di Bedminster, in New Jersey, il leader della Casa Bianca ha dichiarato: “Se la Corea del Nord continuerà con l’escalation della minaccia nucleare la risposta americana sarà fuoco e furia, come il mondo non ha mai visto”.

Foto AP e KCNA

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