L’Austria vuole radiare i Typhoon e cerca un nuovo caccia
Il Ministero della Difesa austriaco ha reso noto che intende dismettere i 15 caccia Eurofighter Typhoon “Tranche 1” e i 18 anziani addestratori Saab 105 OE. La decisione segue il consiglio di una commissione che ha valutato le opzioni per garantire a Vienna di poter controllare il suo spazio aereo con una nova flotta (15 monoposto e 3 biposto) che dovrà avere costi più contenuti rispetto al caccia europeo (si parla di F-16 o JAS 39 Gripen).
Secondo la commissione mantenere in linea i 15 Typhoon entrati in servizio dal 2007 e costati 1,7 miliardi di euro, costerebbe 4,4/5,1 miliardi in 30 anni: troppi considerando la progressiva obsolescenza dei velivoli appartenenti Tranche 1.
Il ministro della Difesa, Hans Peter Doskozil, sta valutando di radiare i Typhoon già nel 2020 invece che nel 2037 come inizialmente previsto parlando della necessità di “contenere i costi crescenti dei Typhoon nell’interesse dei contribuenti e in relazione alle esigenze delle altre forze armate”.
Il generale di brigata aerea Karl Gruber, comandante dell’Aeronautica, aveva espesso l’esigenza di dotare le forze aeree di un velivolo con”capacità operaitve diurne e notturne non lmitate”, con un chiaro riferimento alle limtazone dei Typhoon “tranche 1” .
Sulla decisione osano probabilmente anche la querelle tra Austria e Airbus/Consorzio Eurofighter dopo che Vienna ha accusato le aziende di aver gonfiato il prezzo dei velivoli e ritardato i tempi di consegna chiedendo un risarcimento mentre la magistratura austriaca ha accusato Airbus (nella persina dell’attuale amministratore delegato Thomas Enders) di aver fatto pressioni su alcuni funzionari austriaci per far selezionare il Typhoon. Airbus e il Consorzio Eurofighter hanno respinto le accuse.
Foto EPA
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