Qualche dato di bilancio di due anni di raid aerei russi in Siria
Le forze aeree russe hanno condotto complessivamente 90.000 attacchi contro i terroristi in Siria dall’inizio della campagna nel settembre 2015. “In totale – ha spiegato il colonnello Sergey Rudskoy, capo del Direzione operazioni dello stato maggiore – a partire dall’inizio dell’operazione militare nel settembre 2015, le forze aeree hanno effettuato più di 28.000 sortite e hanno condotto circa 90.000 attacchi aerei”.
Parlando a Mosca alla tavola rotonda del Forum Army-2017, Rudskoy ha osservato che gli attacchi aerei hanno causato danni significativi alla struttura di comando e all’infrastruttura logistica dei terroristi.
“Le rotte principali per il rifornimento ai miliziani di armi e munizioni sono state bloccate. Le organizzazioni terroristiche hanno perso il sostegno finanziario dalla vendita illegale di prodotti petroliferi”. Le forze russe hanno facilitato la liberazione di 78mila chilometri quadrati di territorio siriano occupato dalle diverse forze ribelli.
I velivoli senza pilota russi (UAV) hanno effettuato più di 14.000 sortite in Siria e le loro operazioni comprendono quasi tutto il territorio del paese mediorientale, ha affermato il generale Alexander Novikov, capo del dipartimento di costruzione e sviluppo UAV presso lo Stato maggiore della Federazione. “Il gruppo di UAV comprende droni a breve, medio e lungo raggio. Durante l’operazione sono state effettuate oltre 14.000 sortite”, ha sottolineato a margine del forum Army-2017. Secondo Novikov, gli UAV forniscono il controllo 24 ore su 24 sulla situazione in quasi tutte le parti della Siria.
Più di 8 mila terroristi sono stati uccisi in Siria negli ultimi tre mesi ha detto il generale Sergei Surovikin, comandante delle forze armate russe in Siria. Nello stesso periodo sono state distrutte anche 1.500 materiali militari e altre attrezzature.
Il 1 agosto le forze aeree russe hanno distrutto un grande convoglio dello Stato Islamico che stava dirigendo verso Deir ez-Zor, ultima grande roccaforte del Califfato in Siria insieme a Raqqa, teatro di violenti combattimenti: il ministero della difesa russo ha anche che le forze aeree hanno eliminato nel raid più di 200 miliziani dell’IS e distrutto oltre 20 veicoli che trasportavano armi di grosso calibro, nonchè veicoli blindati, compresi carri armati. “La distruzione dell’IS nella zona di Deir ez-Zor – ha concluso la nota diventerà la sconfitta strategica del gruppo terroristico internazionale nella Repubblica araba siriana”.
Secondo il generale russo Igor Korobov, capo di stato maggiore della Difesa, in Siria ci sono oltre 9.000 terroristi dell’Isis e oltre 15.000 qaedisti del gruppo Jabhat al Nusra: i primi “sono adesso concentrati principalmente nella parte centrale del paese e nelle aree orientali della repubblica che confinano con l’Iraq, soprattutto lungo il fiume Eufrate”.
“Il secondo gruppo terroristico più temibile in Siria – ha spiegato – è Jabhat al-Nusra e comprende più di 15.000 miliziani, la maggior parte dei quali sono siriani”.
Il gruppo, che oggi ha le sue roccaforti a Idlib e lungo il confine turco, ha lasciato ufficialmente l’affiliazione ad al-Qaeda nel luglio 2016 assumendo il nome di Jabhat Fateh al-Sham (“Fronte per la conquista del Levante”).
Da gennaio di quest’anno costituisce la struttura militare portante di una nuova alleanza (che rimpiazza l’Esercito della Conquista che per quasi due anni ha rappresentato il grosso delle forze ribelli siriane) e che comprende altre quattro milizie jihadiste noto Hayat Tahrir al-Sham (“Organizzazione per la liberazione del Levante”).
(con fonte AGV)
Foto TASS e Ministero Difesa Russo
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