Dopo il Rafale e l’F-15 il Qatar compra anche il Typhoon

Avrà certo influito anche la necessità di supporto internazionale nel braccio di ferro che l’oppone ad Arabia Saudita e altri Emirati del Golfo nella decisione del Qatar di acquisire 24 cacciabombardieri Eurofighter Typhoon con una lettera d’intenti firmata il 17 settembre dal ministro della Difesa qatarino, Khalid Bin Mohammed e dal segretario alla Difesa del governo britannico, Micheal Fallon.

Il valore del contratto non è stato reso noto ma potrebbe aggirarsi intorno ai 6/7 miliardi di euro considerando anche gli armamenti (per lo più missili di MBDA), l’addestramento e il supporto logistico.

Il Qatar ha già ordinato in Francia 24 Dassault Rafale (contratto da 6,3 miliardi di euro) e negli USA e 36 Boeing F-15E Strike Eagle (12 miliardi di dollari) nella versione aggiornata per l’esportazione in Qatar QA (altri 36 in opzione già autorizzata da Washington) ma è evidente che sostituire 12 Mirage 2000 con una linea di aerei da combattimento composta da 84 esemplari (più eventuali opzioni) di tre differenti e costosi velivoli come questi non risponde certo a priorità di tipo operativo, logistico o economico ma squisitamente di ordine politico.

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Con i contratti miliardari firmati con l’Italia per una nuova flotta, con Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna per decine di velivoli e altri equipaggiamenti militari, Doha sembra puntare a garantirsi alleati e “protettori”: uno schema certo non nuovo tra le monarchie del Golfo anche se fin a ieri il “nemico” era solo l’Iran mentre oggi le tensioni più gravi oppongono il Qatar a Riad e Abu Dhabi.

In quest’ottica basti ricordare che solo tre mesi or sono il ministro degli Esteri di Londra (alleata “di ferro” di Riad), Boris Johnson, aveva ammonito il Qatar a impegnarsi maggiormente nel contrasto al terrorismo e al finanziamento dei gruppi jihadisti aprendo quella che apparve come una crisi senza precedenti tra la Gran Bretagna e l’emirato.

In un discorso pubblico a Doha, dopo la firma della lettera d’intenti, il segretario Fallon ha dichiarato di augurarsi che “l’accordo rafforzi la sicurezza regionale. Questo è il primo importante contratto nel comparto della Difesa sottoscritto dal nostro paese con il Qatar, uno dei nostri partner strategici”, ha detto Fallon.

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“Si tratta di un momento importante nella relazione tra i nostri ministeri della Difesa, e questa sarà la base anche per aumentare la cooperazione nel settore tra i due Paesi. Speriamo anche che questo possa rafforzare la sicurezza all’interno della regione e nei paesi del Golfo alleati”.

Il Qatar ospita ad a-Udeid la più grande base aerea statunitense nel Golfo Persico, sede del comando aereo del Centcom, con 11 mila militari e base di un centinaio di velivoli inclusi i bombardieri B-1 e aerei della Royal Air Force britannica impiegati nelle operazioni sull’Iraq.

Per il Qatar l’acquisto dei Typhoon abbinati a Rafale e F-15QA significa un enorme potenziamento delle capacità di guerra aerea ma anche dover contare ancor più di quanto non accada oggi su contractors stranieri per il supporto tecnico e logistico e investire molto sull’addestramento di piloti di velivoli da combattimento.

L’accordo sottoscritto a Doha costituisce un successo per BAE Systems (che ha segnati un + 4 per cento alla Borsa di Londra dopo la firma) e per il consorzio Eurofighter inclusa Leonardo. Il rateo di produzione del velivolo era stato ridotto e le commesse in corso garantivano il mantenimento della linea di produzione britannica solo fino al 2019: il contratto con il Qatar costituisce quindi una boccata d’ossigeno che consente di cercare nuovi clienti per il Typhoon.

Foto: Getty Images, AP e Bae Systens

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