In crescita l’export militare bulgaro
Le imprese dell’industria bellica in Bulgaria hanno esportato nel 2016 armi e munizioni per un miliardo e 15 milioni di euro. Lo si apprende dall’ultimo rapporto della commissione statale per il controllo delle esportazioni di materiale bellico diffuso oggi dai media di Sofia. L’export in tale settore è risultato in crescita se si considera che nel 2015 l’ammontare era stato di 750 milioni di euro.
La maggiore fetta è andata a Iraq, Arabia Saudita, Usa, Afghanistan e India per un totale di oltre 685 milioni di euro. Il 52,80% delle esportazioni è stato realizzato nei paesi del Medio Oriente, per un ammontare di oltre 536 milioni di euro. L’industria bellica ha esportato nel 2016 prevalentemente munizioni in 94 paesi.
Diversi esperti valutano però che molte armi e munizioni esportate dalla Bulgaria siano state triangolate da acquirenti quali Arabia Saudita e Stati Uniti verso destinatari diversi come i gruppi di insorti siriani e altri.
Nel 2014 uno studio del British Conflict Armament Research Organisation valutò che un quarto delle munizioni in possesso dello Stato Islamico fossero di origine bulgara: un dato che potrebbe però dipendere anche dagli acuqisti effettuati a Sofia dall’Iraq negli anni scorsi di armi e munizioni di tipo russo/sovietico finiti poi nei primi sei mesi del 2014 nelle mani dell’Isis dopo la conquista di Fallujah, Ramadi e Mosul.
(con fonte e foto AFP)
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