L’esercito siriano rompe l’assedio dell’Isis a Deir Ezzor

(aggiornato alle ore 10,00)

L’esercito governativo siriano e le milizie alleate hanno impresso un’accelerata all’avanzata verso Deir Ezzor, enclave fedele al presidente siriano Bashar al-Assad sul fiume Eufrate nell’est del Paese, da anni sotto l’assedio dello Stato islamico. Nei giorni scorsi i militari hanno sconfitto a più riprese i jihadisti, le cui difese sembrano essere crollate dopo che il grosso delle forze del Califfato è stato circondato nell’area di al-Sukhna.

Nelle scorse settimane l’esercito siriano, sostenuto dai raid aerei e dalle operazioni di terra delle forze russe, ha conquistato terreno su diversi fronti. Secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), i soldati stanno lottando per sfondare il fronte nemico intorno alla base della Brigata 137 alla periferia della città.

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Mohammed Ibrahim Samra, governatore della provincia di Deir Ezzor, ha dichiarato ieri  in una intervista telefonica alla Reuters che “entro poche ore” l’esercito dovrebbe arrivare in città. Intanto parte della popolazione è già scesa per le strade per celebrare l’arrivo dei soldati e l’imminente sconfitta dei jihadisti.

Ieri pomeriggio ‘ i militari siriani si sono avvicinati fino a circa tre chilometri dalla città mentre ancora l’Ondus stima in più di 10mila gli abitanti nella parte della città di in mano all’Isis.

La provincia è ricca di petrolio e di gas naturale e i soldati dell’esercito hanno già ripreso il controllo del giacimento petrolifero di Al-Kharata. Stime delle Nazioni Unite affermano che vi sono almeno 93mila persone nell’enclave governativa sotto assedio, che comprende parte della città, la base militare Brigata 137 e l’aeroporto.

A finco delle truppe siriane sono presenti anche le forze speciali russe (nell foto sotto) il cui contributo nell’offensiva in tutta la regione orientale sembra essere molto consistente.

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“La linea del fronte dell’Isis nell’Ovest della provincia è crollata in più punti, permettendo all’esercito di avanzare rapidamente e di arrivare a 10 chilometri dalle forze assediate”, ha detto all’Afp una fonte militare. Avanguardie siriane avrebbero raggiunto le posizioni all’aeroporto tenute dalle truppe di Damasco assediate da due anni.

“Le truppe siriane, raggruppate sotto il comando del generale Hasan Suhel (alla testa della Forza Tigre, task force a livello reggimento) sono avanzate di 8 chilometri nel corso delle ultime 24 ore assumendo il controllo di due colline strategicamente importanti” aveva dichiarato ieri l’esercito siriano in una nota.

La guarnigione e la popolazione civile sono riusciti a sopravvivere grazie agli aiuti sganciati dal cielo dagli aerei governativi; solo quest’anno sono stati effettuati circa 300 lanci di cibo e generi di prima necessità mentre numerisi feriti sono stati evacuati con elicotteri.

A picture taken on September 3, 2017 shows Syrian army artillery vehicles and rocket launchers stationed near the village of Huraybishah, within the administrative borders of Syria's eastern Deir Ezzor province. / AFP PHOTO / George OURFALIAN

Intensi combattimenti si stanno consumando anche in queste ore attorno alla città e gli analisti ritengono probabile la vittoria dei governativi entro i prossimi giorni, a dimostrazione dei crescenti successi militari di Assad sostenuto dai raid aerei russi e dalle milizie sciite (fra cui Hezbollah) sul terreno di battaglia.

La tv di Stato siriana riferisce che le truppe di Daesh (acronimo arabo per l’IS) sono sull’orlo del “collasso” di fronte all’avanzata governativa, che abbraccia ormai diversi fronti.

Nei pressi di Deir Ezzor sono stati uccisi due soldati russi da colpi di artiglieria dello Stato Islamico. Lo ha annunciato ieri il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzia di stampa russe. Un militare è morto sul colpo, l’altro è deceduto per le lesioni riportate in ospedale. Stavano “scortando un convoglio di veicoli del Centro russo per la riconciliazione delle parti belligeranti”, ha reso noto un comunicato.

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“Mentre entrava nella provincia di Deir Ezzor, il convoglio ha subito tiri di mortaio dei terroristi dell’Isis”.

Gli sviluppi della battaglia di Deir Ezzor, praticamente ignorati dai grandi media occidentali, sono  decisivi per l’esito della guerra in Siria, per la sconfitta del Califfato e il ripristino della sovranità del governo di Damasco sul territorio nazionale.

Scontri violenti tra le truppe di Damasco e l’Isis vengono registrati anche a Uqayribat e dintorni, nella periferia orientale di Hama, nella Siria centrale, dove i morti sarebbero oltre 150 (120 miliziani dell’IS e 35 soldati siriani) secondo l’Ondus.

Foto AFP , Harry Boon Twitter e SANA

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