Radiata la fregata Aliseo
Venerdì 8 settembre si è svolta la cerimonia dell’ultimo ammaina bandiera della fregata lanciamissili Aliseo (F574) della Marina Militare presso la Stazione Navale Mar Grande (S.N.M.G.) di Taranto. L’unità dela Classe Maestrale termina la propria vita operativa dopo 35 anni di attività al servizio delle istituzioni e della collettività.
Dal giorno della consegna ha percorso oltre 600.000 miglia nautiche (che corrispondono a circa 28 volte la lunghezza dell’equatore) ed ha visitato 70 porti diversi, di cui 48 stranieri, in tre continenti.
Il Capo di Stato Maggiore, nel salutare la fregata lanciamissili Aliseo, ricorda che si tratta della “seconda unità della classe Maestrale ad essere collocata in disarmo. E’ in atto un progressivo avvicendamento tra queste unità che lasciano il servizio attivo e le fregate europee multimissione della classe Bergamini che, successivamente al loro ingresso operativo nella Squadra Navale, vengono assegnate alle basi di Taranto e di la Spezia.
Anche per la classe Bergamini (FREMM), Taranto continuerà ad essere la base di riferimento per una buona parte di loro e ad ospitare, sono certo con affetto, gli equipaggi certi di trovare nella città, nella cittadinanza e nelle istituzioni locali non la mera sede di assegnazione ma la sede dove far vivere i propri familiari, dove trascorrere i momenti di riposo e di ricondizionamento tra una missione operativa e la successiva, a cui affezionarsi”.
Al termine della cerimonia la Bandiera di combattimento della fregata Aliseo è stata consegnata al Capo di Stato Maggiore della Marina e sarà conservata a Roma nel museo Sacrario delle bandiere delle Forze Armate, all’interno dell’Altare della Patria.
Con la cancellazione dai ruoli del naviglio militare della fregata Aliseo, continua il processo di adeguamento della flotta della Marina Militare. Infatti è in atto da tempo un piano che ha visto le dismissioni, per usura e vetustà, di importanti Unità Navali quali la fregata Maestrale, le corvette Minerva, Sibilla, Danaide, Urania, i pattugliatori d’altura Granatiere e Artigliere e i cacciamine Lerici e Sapri.
Fonte: comunicato Marina Militare
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