Il dibattito sulla cybersecurity alla presentazione del master Luiss
Nella cornice di una giornata di studio sul tema “Cybersecurity e cyberattack” svoltasi lo scorso 4 ottobre a Villa Blanc è stato presentato il Master Universitario di II livello in Cybersecurity: politiche pubbliche, normativa e gestione progettato dall’Università LUISS in partnership con Elettronica e CY4GATE. All’evento erano presenti tra gli altri Vincenzo Boccia, presidente Confindustria, Emma Marcegaglia, presidente LUISS Guido Carli e, Marco Minniti, ministro dell’Interno.
Si tratta di un master caratterizzato da un taglio fortemente interdisciplinare che dovrà portare alla formazione di nuove figure professionali specializzate nei settori legali, digitali, manageriali ed economici correlati alla cybersecurity. Il tema della tutela e della sicurezza dei sistemi informatici è di grande attualità, tema già ampiamente discusso nel corso del recente salone Cybertech 2017 di Roma e nel G7 di Torino dedicato all’industria ed alla tecnologia informatica/comunicazione.
Il master sarà in partenza il prossimo anno con un programma molto ambizioso per modalità e contenuti innovativi puntando ad un nuovo approccio per quello che è stato definito il circolo virtuoso formazione-lavoro-crescita.
L’intervento di apertura di Enzo Benigni( nella foto a lato), presidente di Elettronica, e la relazione introduttiva fatta da Paola Severino, rettore LUISS Guido Carli, hanno posto l’accento sulla necessaria interdisciplinarietà per dare lauree ”immediatamente fruibili e multiculturali con effetti immediati nell’occupazione e nella economia”.
Tra l’Università ed Elettronica è stato messo a punto un protocollo di intesa che verte su quattro aree di collaborazione come una cattedra triennale sul tema CyberSecurity:
- Regulation & Policy inquadrata nel dipartimento di giurisprudenza della LUISS;
- un programma master di II livello Cybersecurity: politiche pubbliche, normativa e gestione della cybersecurity;
- attivazione di una Cyber Summer School;
- supporto alle scuole secondarie superiori nella realizzazione del progetto Alternanza-Scuola-Lavoro.
Non è un caso che la presentazione del master abbia coinciso con la giornata di studio che aveva come tema la sicurezza e attacco nel cyberspazio proprio perché bisogna difendere i sistemi informatici in rete sottoposti ad incessanti attacchi da parte di pirati del web con metodi innovativi ed un approccio più aggressivo.
E’ questo l’accento interdisciplinare del master, formare tanti soggetti con elevate capacità professionali in grado di fornire un coagulo di reazioni sempre al passo con l’evoluzione del settore. I reati informatici possono svuotare di contenuti i programmi di molte aziende, anche sensibili, ed una recente analisi ha evidenziato che sono poche le imprese che investono nelle tecnologie security concentrandosi sulla compliance e tralasciando soluzioni più innovative.
Si assiste a continue innovazioni in campo di big data, internet of things, intelligenza artificiale e questo porta ad una nuova dimensione dell’informazione e della sicurezza ed Elettronica, leader europeo della difesa elettronica, ha fondato CY4GATE investendo nel settore a maggiore crescita come il dominio cibernetico.
La CY4GATE è una joint venture tra Elettronica e la modenese Expert System leader nello sviluppo di algoritmi di intelligenza semantica. Nella nuova dimensione cibernetica e di informazione diffusa assistiamo ad una continua espansione di nuovi confini culturali e specializzati che passano con la grande quantità di dati dei nuovi motori di intelligenza artificiale, cognitive compunting e deep learning.
Si devono creare professionalità diverse ma interdipendenti, ci sono idee da fertilizzare, si deve tenere a mente che la materia prima dei cyber sono i dati che dobbiamo preservare e difendere. Non possiamo poi delegare ad altri la protezione di assett e infrastrutture critiche e come sottolineato nei diversi interventi anche se l’Italia non è davvero all’anno zero dobbiamo recuperare che sembrano esserci sfuggiti tra le dita e l’accordo tra LUISS ed Elettronica deve essere l’inizio di un percorso tutto nazionale.
Nel suo intervento Emma Marcegaglia (foto a lato) ha sottolineato come sia importante per le imprese la digitalizzazione e che stiamo assistendo ad una trasformazione reale del rapporto di lavoro, una sfida che nei prossimi anni porterà ad un forte cambiamento di scenario; l’arrivo della robotica e dell’intelligenza artificiale porterà alla scomparsa di tutti quei lavori senza valore aggiunto ma vedrà la crescita e l’affermazione di tutta una nuova gamma di servizi.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha posto con vivacità l’accento sul pericolo del terrorismo che corre sul web con le minacce che colpiscono la rete creando situazioni fluide e complesse che spesso non possiamo affrontare e controllare.
Una struttura che agisce dentro Internet si muove con una velocità una volta impensabile e si deve prestare la massima attenzione alle capacità informatiche delle varie sigle del microcosmo terroristico.
L’uso della rete è basilare per far passare un soggetto dalla semplice conversione alla radicalizzazione in breve tempo ed è inquietante scoprire che oltre l’80% della radicalizzazione a carattere religioso avviene in questo modo.
In rete poi è facile reclutare nuovi soggetti per la causa jihadista ma soprattutto ma il web risulta determinante per il passaggio dall’imitazione all’emulazione dei nuovi terroristi. Le minacce che vengono fatte muovere sulla rete hanno poi una rapidità di diffusione che possono incidere sulla democrazia di quei paesi cui vengono indirizzati i messaggi.
Assistiamo quindi ad una vera e propria campagna mediatica per influenzare il consenso popolare, del resto la radicalizzazione è il carburante ideologico dei terroristi e la rete è uno strumento perfetto.
E’ importante notare che un problema serio, complesso e fluido come la cybersecurity sia ormai inserito nelle agende di lavoro di complessi industriali e della politica in modo sempre più massivo perché la tecnologia se da un lato aiuta dall’altro crea dei “mostri” che non volevamo e che ci sfuggono.
Foto: Ansa, Università LUISS e Umberto Prizzi/Formiche.net
Federico CerrutiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma, dove risiede e lavora, ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1965 con la rivista Oltre il Cielo occupandosi di spazio sia civile che militare e con la testata Ali Nuove. Nel 1971 ha iniziato a lavorare con Alata e dal 1979 con Difesa Oggi della quale divenne caporedattore lavorandovi fino al 1998. Ha collaborato con Rivista Aeronautica, il quotidiano Europa, il Centro Militare Studi Strategici (Cemiss) e svolto alcune attività con il SIOI. Dal 2001 è defence editor di Analisi Difesa.