Erik Prince: “contractor per fermare i migranti”

In un editoriale pubblicato sul Financial Times, Erik Prince, fondatore della compagnia militare privata Blackwater che oggi ha cambiato nome in Academi, ha detto di avere un piano per fermare i migranti provenienti dalla Libia, inviando contractor privati “a una frazione di quello che l’Europa spende per intercettarli nel Mediterraneo”.

“E’ la soluzione alla crisi dei rifugiati che sta minacciando la stessa Ue” ha scritto Prince che aveva presentato all’Amministrazione di Donald Trump (di cui è stato finanziatore della campagna elettorale con 250 mila dollari) un piano poi bocciato dal Pentagono per sostituire le truppe regolari alleate in Afghanistan 13.500 militari che stanno crescendo a 17mila unità) con un esercito privato di contractors da affiancare alle forze di Kabul.

“Il traffico di esseri umani dal Sudan, dal Ciad, dal Niger è un processo industriale” ha detto Prince al Corriere della Sera. “Per fermarlo devi creare una polizia libica di frontiera lungo il confine meridionale. Gheddafi adorava le piste di atterraggio, ce ne sono dappertutto laggiù: basta costruirvi tre basi di polizia e mandare 250 addestratori stranieri in ciascuna al fianco dei libici, proprio come Blackwater fece con la polizia di frontiera afghana”.

Per ora le proposte di Prince non sono state accolte dalla comunità internazionale ma il 48enne non è nuovo a simili imprese. Una recente inchiesta di due giornalisti, Jeremy Scahill e Mattew Cole, della pubblicazione americana The Intercept, ha rivelato che tra il 2013 e il 2015 Prince ha cercato di organizzare una forza aerea militare mercenaria a basso costo ma ad alto potenziale tecnologico-militare, trasformando piccoli aeroplani civili in velivoli da guerra con l’intento di venderli o affittarli ad alcuni paesi africani aggirando le leggi internazionali sul commercio d’armi.

AT-802_UAE

In particolare, ha avuto contatti con Mali, Niger e Sud Sudan. Academi è del resto molto attiva negli Emirati Arabi Uniti e già schiera in Libia piloti, aerei antiguerriglia Air Tractors AT -802  e personale che affiancano, per conto di Abu Dhabi, le truppe dell’Esercito Nazionale Libico del maresciallo Khalifa Haftar.

Prince e i suoi uomini hanno quindi già da tempo “un piede in Libia”, ben conoscono il territorio e schierati sulle coste e lungo i confini meridionali avrebbero buone possibilità di chiudere i flussi migratori e combattere i trafficanti.

Quasi superfluo sottolineare che le possibilità che la Ue o l’Italia accettino di impiegare contractors, per giunta di società legate al discusso Erik Prince, sono praticamente nulle.

Foto: Melissa Golden/Redux e AirTractor

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