Il Califfato è sconfitto ma Washington aumenta le truppe in Medio Oriente
La guerra contri l’Isis in Siria e Iraq è ormai conclusa ma gli USA stanno aumentando la presenza militare nel Medio Oriente.
Il numero dei militari statunitensi di stanza in Medio Oriente è infatti aumentato del 33% nell’ultimo trimestre del 2017 e l’aumento maggiore è stato registrato in Bahrein, dove il numero di soldati americani di stanza nel paese è passato in tre mesi da 6.541 a 9.335, con un aumento di 2.794 unità. A riferirlo è un rapporto pubblicato dal Pentagono, secondo cui il personale militare statunitense presente in Medio Oriente è aumentato dai 40.517 soldati di stanza nella regione a maggio ai 54.180 di settembre.
Le forze armate degli Stati Uniti hanno basi in almeno 14 paesi della regione e, oltre al Bahrein, gli aumenti più significativi si sono registrati in Kuwait, Siria, Turchia e Qatar. In Kuwait il numero di soldati americani di stanza nel paese è passato in tre mesi da 14.790 a 16.592, in Siria da 1.251 a 1.723, in Turchia da 1.405 a 2.265 e in Qatar da 3.164 a 6.671
Secondo quanto riportato dal quotidiano The Washington Post, che cita le dichiarazioni di alcuni esponenti militari statunitensi, gli Stati Uniti pianificano di mantenere una presenza stabile nella Siria settentrionale in mamo alle Siryan Democratc Forces (milizie curde e arabo sunnite) e di stabilirvi un governo locale autonomo dal regime di Assad. “Non ponendo alcuna scadenza alla fine della missione degli Stati Uniti, il Pentagono sta creando un quadro per mantenere il paese impegnato in Siria negli anni a venire”, ha detto una fonte anonima al Washington Post.
La costituzione di una regione autonoma curda in Siria presidiata da truppe USA è vista con ostilità da Damasco ma anche da Ankara che ha ottenuto dagli USA lo stop alle forniture di armi alle SDF ora che l’Isis risulta sconfitto.
Foto AFP e Twitter
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