Pyongyang testa Il nuovo ICBM Hwasong-15

“Ora la guerra è più vicina” ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, durante la riunione del Consiglio di sicurezza sulla Corea del Nord indetto dopo il lancio di un nuovo missile balistico intercontinentale avvenuto ieri dopo oltre due mesi dall’ultimo test missilistico.

Il lancio del vettore Hwasong-15 (testato a quanto sembra per la prima volta) è avvenuto alle prime ore del mattino di mercoledì dal poligono di Sain Ni, a nord della capitale nord-coreana.

Il missile, il primo lanciato da Pyongyang dopo il 12 settembre scorso, si è inabissato dopo un volo di 53 minuti nel Mar del Giappone, al largo della prefettura giapponese di Aomori, a 950 chilometri dalla base di lancio e a 260 dalle ciste nipponiche.

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Il test missilistico lancio (il 23° quest’anno) potrebbe costituire una risposta alla decisione degli Stati Uniti di inserire Pyongyang nella lista di Paesi sponsor del terrorismo assieme a Siria, Sudan e Iran.

Il regime nordcoreano ha diffuso alcune foto del nuovo missile balistico intercontinentale Hwasong-15, che rappresenta secondo gli esperti sudcoreani una evoluzione dello Hwasong-14 (bistadio a propellente liquido) precedentemente sviluppato dal regime. La differenza più palese è riscontrabile nella parte frontale del nuovo missile, meno “appuntita” rispetto a quella del precedente vettore balistico. Il quotidiano nordcoreano ha pubblicato decine di foto, che esibiscono il missile durante le fasi di trasporto su un lanciatore semovente a 18 ruote, durante e dopo il lancio.

Dettaglio che induce a ritenere che lo Hwasong-15 sia più lungo dello Hwasong 14 il cui veicolo ha 16 ruote.

Le foto ritraggono anche il leader nordcoreano, Kim Jong-un, mentre impartisce “direttive sul campo” presso il sito del lancio. Un comunicato ufficiale sostiene che il missile collaudato ieri può essere armato con una “testata nucleare superpesante” ed è in grado di colpire l”intero territorio nazionale statunitense.

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Chang Young-Keun, esperto della Korea Aerospace University citato dal quotidiano “Korea Herald”, la forma del nuovo vettore confermerebbe che Pyongyang sta tentando di sviluppare tecnologie per veicoli di rientro a testate multiple indipendenti (Mirv).

Secondo Shin Jong Woo, analista del Korea Defense Security Forum con sede a Seul, il primo stadio del nuovo missile è dotato di un sistema di propulsione cluster (con ugelli ausiliari) e potrebbe utilizzare propellente solido.

“Lo Hwasong-14 era equipaggiato con un propulsore Paektusan, mentre lo Hwasong-15 sembra impiegarne due”. I progressi del nuovo design sarebbero dunque evidenti. Gli esperti, però ritengono che l’elevata altitudine raggiunta dal missile (4.475 chilometri, dieci volte l”altitudine della Stazione spaziale internazionale) potrebbe anche tradire l’impiego di una testata da addestramento dal peso ridotto rispetto a quelle operative nucleari che verrebbero usate in caso di guerra riducendo il raggio d’azione a meno dei 13mila chilometri stimati.

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David Wright, della Union of Concerned Scientists statunitense, ha infatti evidenziato che, se lanciato lungo una ordinaria traiettoria di attacco, anzichè in una traiettoria parabolica accentuata, il missile potrebbe coprire una distanza di oltre 13 mila chilometri raggiungebdo quindi anche Washington e “di fatto, un punto qualsiasi del territorio continentale statunitense”.

Seul ritiene inoltre che Pyongyang non abbia ancora compiuto progressi determinanti sul fronte delle tecnologie di rientro atmosferico quando il missile contenente la testata viaggia a velocità sino a 24 volte quella del suono e deve tollerare temperature comprese tra i 6 e i 7 mila gradi centigradi.

I dati rilevati da Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud confermano che il missile è il più potente mai testato da Pyongyang. Il ministro della Difesa giapponese, Itsunori Onodera, ha riferito che il missile si è suddiviso in più parti durante la fase terminale del suo volo, e non è dunque da escludere che Pyongyang abbia testato un vettore a testate multiple indipendenti (Mirv).

Non c’è conferma che lo Hwasong 15 sia in grado di portare “una testata pesante di grandi dimensioni in grado raggiungere la totalità del continente americano” ha affermato il fisico David Wright, condirettore dell’Union of Concerned Scientists, analizzando il lancio, e il sito internet 38 North, specializzato in questioni nordcoreane.

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“Noi non sappiamo quanto pesante fosse il carico che il missile trasportava, ma dato l’aumento di gittata sembra probabile che portasse una finta testata da guerra molto leggera”, ha scritto Wright. “Se fosse vero, questo significherebbe che (il missile) non è in grado di trasportare una testata nucleare per una lunga gittata, perché tale testata sarebbe molto più pesante”, ha continuato lo studioso.

Secondo il sito 38 North il più alto apogeo e il tempo di volo più lungo farebbero pensare che il modello 14 e 15 siano simili, con l’eccezione del secondo stadio, che nel caso del primo aveva due motori derivati dal sovietico R-27, nel caso del secondo quattro motori.

Questa diversa configurazione spiega la più lunga gittata, a un carico utile stimato in base a calcoli ingegneristici in 150 kg, 50 dei quali sono destinati ai due piccoli motori.

E’ dubbio che la Corea del Nord sia in grado di produrre un’arma nucleare con un peso inferiore ai 100 chili e un aumento di peso ne accorcia la gittata. La stima che fa 38 North è che un carico (arma nucleare più massa dei veicolo di rientro) di 500 kg permetterebbe su una traiettoria standard una gittata di un massimo di 8.500 chilometri. Il peso che la testata nucleare e il veicolo di rientro dovrebbero avere perché il missile raggiunga la costa occidentale degli Usa deve essere di meno di 350 chili.

(con fonti Ansa, AGI, Adnkronos, Nova, Ap e Reuters)

Foto KCNA

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