La Difesa russa guarda all’ex progetto indo-russo MTA

Si chiamerà Ilyushin Il-276 e nascerà dalle ceneri del progetto indo-russo MRTA (MultiRole Transport Aircraft) o MTA o ancora Ilyushin Il-214.
Il progetto MTA ricordiamo era nato da una joint venture siglata nel 2009 tra la russa United Aircraft Corporation (UAC) e l’indiana Hindustan Aeronautics Limited (HAL); l’accordo prevedeva a suo tempo un investimento economico nel progetto di 600 milioni di dollari ripartiti equamente tra le due società.

Con l’MTA/Il-214 si contemplava allora la realizzazione di un aereo da trasporto militare di media categoria al fine di sostituire i vecchi Antonov An-12 “Cub”, An-32 “Cline” e An-72 “Coaler”. Secondo i parametri stabiliti a suo tempo dall’accordo il nuovo velivolo doveva inoltre effettuare il suo primo volo entro il 2017 e l’ingresso in servizio entro il 2018.

Nel 2016 tuttavia, come riportato anche da Analisi Difesa, il rapporto emesso dal CEO di Ilyushin Sergei Velmozhkin riportava che la controparte indiana si era tirata fuori dal progetto per incomprensioni varie.

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Secondo Izvestia la Difesa russa starebbe dunque progettando di acquistare il nuovo velivolo in almeno 55 unità iniziali, tanto che sarebbero in corso negoziati col costruttore relativamente alla tempistica dell’intero programma, dalla realizzazione del prototipo fino alla produzione e al suo ingresso in servizio. JSC “Ilyushin” ha effettivamente confermato a Izvestia dei negoziati in corso ma si è rifiutata di commentare ulteriormente la notizia.

L’Il-276 bimotore con un peso al decollo di poco superiore alle 60 tonnellate dovrà essere in grado di trasportare diversi veicoli da combattimento di fanteria o in opzione centinaia di soldati con un raggio d’azione massimo di 2.000 chilometri e ad una velocità massima di 800 km/h, inoltre, il velivolo dovrà possedere tra i requisiti essenziali richiesti dalla Difesa russa la possibilità di atterrare anche in presenza di piste semi-preparate.

Esperti del settore ritengono che le Forze Armate russe hanno un urgente bisogno di rinnovare l’intera flotta aerea da trasporto per buona parte oggi costituita ancora da mezzi realizzati in epoca sovietica (56 An-12 e 26 An-72 per la VKS e 2 An-12 più 6 An-72 per la Marina), senza contare che il nuovo Il-276 potrebbe suscitare l’interesse di numerosi acquirenti stranieri ed entrare in concorrenza con i progetti realizzati dall’ex partner storico ucraino Antonov.

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A tal proposito Andrei Frolov, caporedattore della rivista Arms Export interpellato da Izvestia ha dichiarato che tutto dipenderà dalla tempistica: “L’Il-276 avrà numerosi concorrenti, ricordiamo infatti che esistono categorie simili realizzati da costruttori brasiliani e cinesi e quindi sarà fondamentale che il progetto veda la luce al più presto.”

Anton Lavrov, analista militare indipendente, ha dichiarato invece che l’Il-276 sarà sicuramente spinto dagli stessi motori dell’Il-76MD-90A e questo consentirà uno snellimento generale dei tempi di realizzazione del velivolo, dalle prove di volo fino all’immissione in servizio poiché si tratta di propulsori ben conosciuti dall’industria nazionale e inoltre, ha commentato Lavrov, la creazione di una categoria intermedia tra il nuovo aereo da trasporto leggero Il-112V e il medio pesante Il-76MD-90A consentirà l’uso ottimale dell’Il-276 su distanze dove non risulterà conveniente usare l’Il-76 (ad esempio nei voli regionali o all’interno degli stessi distretti militari) permettendo un notevole risparmio di carburante.

“Se consideriamo – ha concluso Lavrov – che esiste una forte domanda di trasferimenti di apparecchiature leggere e di personale verso quelle guarnigioni remote, soprattutto nell’Artico, si capisce bene come questo velivolo possa essere il vettore ideale per questo tipo di trasporti.”

Foto Ilyushin

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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