Primo volo del prototipo dell’AWACS Beriev A-100
Lo scorso 18 novembre ha preso il volo il primo aereo AWACS Beriev A-100; a comunicarlo è stato l’ufficio stampa del consorzio JSC Vega Radio Engineering Corporation che ha annunciato la notizia ai media nazionali e stranieri.
Durante il suo primo volo – recita il comunicato stampa – sono state testate le sue caratteristiche aerodinamiche generali, l’avionica e l’intera apparecchiatura radar.
Come ampiamente trattato su questi spazi da Analisi Difesa, il Beriev A-100 rimpiazzerà il precedente A-50 (realizzato sulla base dell’Il-76 e in servizio dal 1985) e la relativa versione aggiornata A-50U, utilizzando però come piattaforma di base la cellula del nuovo Il-476 (o Il-76MD-90A). L’A-100 sarà inoltre alimentato da motori Aviadvigatel PS-90A-76 dotati di una potenza superiore del 15% rispetto ai vecchi D-30KP utilizzati sugli Il-76.
Il nuovo sistema radar discoidale del tipo APAR (Active Phased Array Radar) sviluppato dalla JSC Vega effettuerà secondo il costruttore una rotazione completa ogni 5 secondi migliorando la capacità di monitorare i bersagli in rapido movimento e sarà in grado inoltre di rilevare un velivolo nemico ad oltre 600 chilometri e un bersaglio navale fino a 400 chilometri.
Per la cronaca gli studi iniziali sull’AWACS russo di nuova generazione sono iniziati alla fine degli anni 90, quando sia la Cina che l’India dopo aver considerato la possibilità di acquistare la versione da esportazione A-50E ne giudicarono obsoleta la sua tecnologia. Entrambi i paesi decisero così di finanziare lo sviluppo una classe di AWACS più prestante sulla base della stessa piattaforma Ilyushin Il-76MD.
Oggi l’Aeronautica cinese (PLAAF) gestisce infatti l’aereo Xian KJ-2000 (Codice NATO “Mainring”), frutto degli accordi del valore di 250 milioni di dollari stipulati tra Pechino, Mosca e Tel Aviv per la fornitura di un velivolo AWACS equipaggiato con il sistema radar IAI Phalcon EL/M-205 (a scansione di fase-phased array) e copertura a 360°. Successivamente, nel 1997, Russia e Israele raggiunsero un accordo per la modifica di un Il-76MS nella configurazione A-50I con un’opzione per ulteriori tre velivoli e per un costo totale pari a 1 miliardo di dollari.
Una cellula di Il-76 fu così trasferita nell’ottobre del 1999 in Israele per l’integrazione del radar di osservazione a lungo raggio Phalcon, tuttavia su pressione del governo statunitense l’accordo fu annullato nel luglio del 2000 con la conseguenza che Israele restituì la cellula incompiuta di A-50I nel 2002 dopo aver recuperato il suo radar e i derivati sistemi elettronici.
Fu la cinese AVIC Xi’an Aircraft Industry Company a iniziare nel 2002 le modifiche alla struttura sulla base dell’A-50I già in possesso.
Anche l’India procedette in tal senso con la collaborazione di Mosca e Tel Aviv sullo sviluppo dell’A-50EI equipaggiato con il radar israeliano Elta EL/W-2090 Phalcon.
Quasi certamente la società russa VEGA ha beneficiato di entrambi i programmi attraverso lo sviluppo di tecnologie AESA, di elaborazione dati digitali e pacchetti software che hanno aiutato l’azienda nel programma A-100.
Foto UAC
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.