Bilancio positivo per le operazioni dei MiG-29SMT in Siria
Il MiG-29SMT, ultima tra le numerose versioni del Fulcrum, ha dimostrato un’elevata affidabilità ed efficacia in combattimento durante le recenti operazioni in Suiria; a riferirlo all’agenzia Sputnik è stato Sergei Korotkov, CEO di Russian Aircraft Corporation MiG (RAC MiG). Dello schieramento in Siria dei MiG-29SMT Analisi Difesa ne aveva parlato lo scorso settembre.
“L’invio del MiG-29SMT – ha commentato Korotkov – è servito principalmente a dimostrare le sue capacità in un teatro di guerra reale. In oltre due mesi e mezzo di operatività l’aereo ha effettuato più di 140 sortite portando a termine compiti specifici di eliminazione delle infrastrutture site in aree terroristiche. Tutto questo ci ha permesso di valutare egregiamente sia il funzionamento dell’elettronica di bordo che dei sistemi d’arma.”
Secondo Korotkov inoltre, il MiG-29SMT ha svolto missioni di combattimento individuali e congiuntamente con i Sukhoi Su-34 e Su-35, oltre che di supporto alle missioni dei Tupolev Tu-22M3. L’esperienza acquisita in Siria dai MiG-29SMT costituirà ovviamente una solida base per le eventuali modifiche e migliorie di questi velivoli oltre che uno spunto per i nuovi velivoli MiG incluso il nuovissimo MiG-35.
Facilmente riconoscibile per un’accentuata gobba, il caccia multiruolo MiG-29SMT sviluppato da RAC MiG nel 2004 dispone di serbatoi maggiorati integrati in fusoliera e della sonda per il rifornimento in volo. Dispone inoltre di una cellula rivestita da vernice radar assorbente ed è compatibile con le ultime generazioni di missili aria-terra.
Il MiG-29SMT è dotato inoltre del radar multimodale Zhuk-ME sviluppato da Phazotron NIIP: un sistema che consente il monitoraggio fino a 10 bersagli aerei e l’ingaggio simultaneo di 4 velivoli e ancora schermi multifunzionali a colori wide screen e comandi HOTAS.
Foto RAC MiG
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.