News da Mosca

Realizzata la prima aerocisterna Ilyushin Il-78

La società Aviastar-SP ha completato il prototipo dell’aerocisterna Ilyushin Il-78M-90A per la Forza Aerospaziale russa. Conosciuto anche come Il-478 si tratta di una versione sviluppata dalla Ilyushin Company e basata sul nuovo aereo da trasporto Il-476 (o Il-76MD-90A); come tali, entrambi rappresentano ovviamente la successione diretta dei vecchi Ilyushin Il-78 e Il-76.

L’Il-78M-90A è dotato di quattro nuovi motori Aviadvigatel PS-90A-76 con prestazioni superiori e consumi ridotti del 12-14% rispetto ai vecchi Solov’ëv D-30KP utilizzati per la precedente aerocisterna Il-78 “Midas”; il programma di modernizzazione tuttavia non si limita solo sulla motorizzazione ma anche su tutte le suite avioniche in esso incluse (controlli di volo, navigazione, comunicazione, etc.) e ovviamente anche sulle sonde di trasferimento, anch’esse aggiornate che contemplano una velocità di trasferimento del carburante sensibilmente aumentata.

L’Il-78M-90A consentirà il rifornimento simultaneo in volo di due caccia di prima linea attraverso le unità di rifornimento montate sulle estremità alari e di un’unità a lungo raggio (bombardiere strategico, trasporto o compiti speciali) attraverso l’asta di coda. A terra, l’Il-78M-90A permetterà invece il rifornimento simultaneo di quattro velivoli.

La speranza riposta dal bureau russo nel nuovo Il-78 ovviamente non si limita al solo interesse nazionale con un primo ordine presunto di circa 30 velivoli, ma anche nel concorso indiano sospeso a luglio del 2016 che ha visto il blocco dell’ordine di sei aerocisterne Airbus A330 MRTT e che rimette daccapo in gara tutti i partecipanti (statunitensi, russi ed europei) con le loro rispettive proposte.

 

Russian Helicopters aggiorna il Mil Mi-171E

Russian Helicopters ha avviato presso la Ulan-Ude Aviation Plant (UUAP) i test di volo per l’aggiornamento  dell’elicottero multifunzione Mi-171E.

La nuova versione sarà dotata di un’APU Safir 5K/G MI potenziata con un generatore da 20 kW e nuovi componenti strutturali tra cui un nuovo rotore, una piastra oscillante aggiornata, motori VK-2500PS-03 di fabbricazione russa con un sistema di controllo digitale di tipo FADEC dotati di una potenza in modalità di emergenza di 2700 HP (aumentata di 1,5 volte), una nuova elica anticoppia a X con pale in compositi polimerici e un nuovo sistema di sbrinamento delle pale di tipo digitale.

“L’equipaggiamento rinnovato dell’elicottero Mi-171E dotato di un numero di sistemi complessivamente più leggeri ha permesso di migliorarne notevolmente la sua efficienza economica e conseguentemente ridurne la complessità di manutenzione; al contempo ne aumenta la velocità massima, la portata di volo e il carico utile tramite imbragatura esterna – ha dichiarato Leonid Belykh, amministratore delegato dell’azienda JSC UUAP – il velivolo inoltre è ancora più adatto ad operare in condizioni climatiche “hot and high” mentre la forma delle lame di coda e del rotore principale consente di ridurre significativamente il livello di rumore. Ci auguriamo che questa piattaforma modernizzata possa essere apprezzata sia da nuovi clienti che da quelli tradizionali dotati dello stesso elicottero.”

 

Prove in galleria del vento per l’Ilyushin Il-276

L’Istituto Centrale di Aeroidrodinamica (TsAGI) che prende il nome di N.E. Zhukovsky ha completato un’altra fase dei test sul modello del velivolo da trasporto militare medio Ilyushin Il-276; a riferirlo è stato l’ufficio stampa dell’istituto scientifico.

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Le prove condotte in una galleria del vento a regime transonico sono il frutto di un accordo stipulato con il bureau russo Ilyushin Company. “La fase dei test – recita il comunicato – era finalizzata allo studio delle caratteristiche aerodinamiche del modello di velivolo in modalità di volo di crociera, decollo e atterraggio; durante i test infatti, i nostri scienziati hanno simulato e identificato le caratteristiche aerodinamiche inclusive dell’estensione e della retrazione dei sistemi flap e slat nelle modalità di decollo e atterraggio.”

Come trattato lo scorso mese l’Ilyushin Il-276 è un progetto nato dalle ceneri del progetto indo-russo MRTA (MultiRole Transport Aircraft), noto anche come MTA o (ex) Ilyushin Il-214.

L’Il-276 bimotore con un peso al decollo di poco superiore alle 60 tonnellate dovrà essere in grado di trasportare diversi veicoli da combattimento di fanteria o in opzione centinaia di soldati ad una distanza massima 2.000 Km e ad una velocità massima di 800 km/h, inoltre, il velivolo dovrà possedere tra i requisiti essenziali richiesti dalla Difesa russa la possibilità di atterrare anche in presenza di piste semi-preparate

 

Si è spenta a 86 anni Marina “Madame MiG” Popovich

Si è spenta lo scorso 1 dicembre all’età di 86 anni Marina Lavrentievna (Vasilijeva) Popovich, leggendaria pilota collaudatrice sovietica famosa negli ambienti del settore col soprannome di “Madame MiG”. Nota in ambito internazionale ma quasi del tutto sconosciuta in Italia, Marina Popovich è diventata a seguito di un’incrollabile volontà personale Pilota Collaudatrice di prima classe; una determinazione alimentata da uno spiccato senso di vendetta nei confronti dei piloti nazisti che in volo si resero più volte carnefici degli inermi civili sovietici nella città natale di Veliž quando lei avevo soltanto dieci anni.

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I numeri della Popovich sono impressionanti: Quasi 6.000 ore di volo fino al 1984 (anno in cui concluse la sua attività di collaudatrice), più di 40 velivoli collaudati tra aerei ed elicotteri; primo pilota donna nel 1964 ad abbattere il muro del suono a bordo di un caccia MiG-21 (azione che le valse quel soprannome) e non ultimo, ben 102 record mondiali aeronautici – dieci dei quali stabiliti sull’aereo da trasporto stretegico Antonov An-22 Antei, ancora oggi il più grande e pesante velivolo da trasporto a turboelica del mondo – che gli hanno procurato nel 1972 l’ambita Medaglia d’oro della FAI (Fédération aéronautique internationale), oltre a numerose decorazioni sovietiche e russe tra cui quelle per meriti sportivi e l’Ordine del Coraggio consegnato personalmente da Vladimir Putin nel 2007.

Laureata in ingegneria, docente, scrittrice (autrice del libro UFO Glasnost, dove narra del suo rapporto personale con gli UFO e svela dei 3000 avvistamenti confermati da piloti militari e civili sovietici nonché il possesso da parte dell’ex Aeronautica Sovietica e del KGB di numerosi frammenti di UFO schiantati in almeno cinque diverse località dell’URSS) e sceneggiatrice, a lei è stata intitolata persino una stella sita nella costellazione del Cancro.

Molto probabilmente per una decisione del Presidente Krushev (convinto del fatto che andasse lanciata nello spazio un’operaia) non diventò la prima cosmonauta al mondo benché fosse evidente agli alti vertici militari e politici che le sue competenze e abilità non fossero inferiori a nessuna tra le sue colleghe aviatrici.

Per la cronaca fu sposata in prime nozze col cosmonauta sovietico Pavel Popovich (da cui prese il cognome) e in seconde nozze col Generale dell’Aeronautica Boris Zhikhorev. Per la cronaca tre mesi fa apparve una sua interessante intervista sull’edizione italiana della rivista Wired.

Foto: RAC MIG e  Ilyushin

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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