Sei caccia Sukhoi Su-30 per il Myanmar
La famiglia dei “Flanker” russi continua a riscuotere successi commerciali: secondo un rapporto del Ministero della Difesa di Mosca citato dall’agenzia RIA Novosti il Myanmar (Birmania) avrebbe acquistato 6 caccia da superiorità aerea Sukhoi Su-30.
Il comunicato non riporta tuttavia la versione specifica oggetto d’acquisto da parte del Myanmar, né il valore del contratto (anche se il costo stimato potrebbe aggirarsi sui 400 milioni di dollari), né tantomeno i termini di pagamento del suddetto accordo.
Secondo il vice ministro della Difes, il tenente generale Alexander Fomin, l’acquisto dei Su-30 “e di altro equipaggiamento militare” (non meglio specificato) è il frutto di una recente visita del ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, nel paese del sudest asiatico che avrebbe rilanciato la cooperazione tecnico-militare già esistente tra i due paesi.
Cooperazione appunto come approfondito in passato da Analisi Difesa che ha portato alla vendita di 12 addestratori avanzati Yakovlev Yak-130 e alla modernizzazione degli elicotteri Mil Mi-17 e Mil Mi-24 in dotazione alle Forze Armate birmane.
La Myanmar Air Force gestisce ad oggi una combinazione di caccia da combattimento di produzione cinese (Q-5, J-7, J-6 e JF-17) oltre a 31 esemplari di caccia MiG-29B/SE/UB consegnati tra il 2001 e il 2012. Con questo nuovo ordine il Myanmar si aggiunge dunque al club asiatico (assieme a Cina, India, Vietnam, Malesia e Indonesia) che annovera il Sukhoi Su-30 tra la propria flotta.
Foto Sukhoi
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.