Dal Nord Africa ancora minacce per l’Italia
L’Italia “rimane esposta soprattutto ai riflessi delle fibrillazioni nel Mediterraneo allargato. L’instabilità persistente della Libia ha offerto alle organizzazioni terroristiche rifugi sicuri e spazi di manovra.
Le contraddizioni emerse dopo la caduta di Gheddafi hanno rappresentato, anche nel 2017, la trama di fondo di un contesto politico segnato da rotture e 4 particolarismi, che rendono la situazione tuttora fragile, precaria e suscettibile di involuzioni repentine”.
E’ quanto sottolineano i Servizi di sicurezza nella Relazione sulla politica dell”informazione per la sicurezza. “Nonostante la caduta nel 2016 di Sirte, Daesh (lo Stato Islamico- ndr) non è stato espiantato dal Paese, confermando anche in questo contesto – al pari del teatro siro-iracheno – le proprie capacità di adattamento tattico.
Esso si è dapprima ridislocato in altre aree della Libia, dove ha riorganizzato i propri ranghi, per poi tornare ad esprimere, dopo una fase di apparente remissività, un rinnovato attivismo culminato nell”attentato, agli inizi di ottobre, contro il Palazzo di Giustizia di Misurata”.
Le sconfitte dello Stato Islamico “come entità territoriale hanno aperto una delicata fase vuoi in Iraq – che si prepara ad un appuntamento elettorale sensibile in un clima reso più complesso anche dal referendum sull”indipendenza del Kurdistan – vuoi in Siria. Qui, i successi riportati sulle forze di opposizione dal Regime damasceno e dai suoi sostenitori devono misurarsi con uno scenario che l’attivismo di potenze regionali, e non solo, contribuisce a rendere denso di incognite”.
Allarme anche sul fronte delle migrazioni illegali dal Noird Afriyca.- Mentre calano gli sbarchi dalla Libia (-34% nel 2017 rispetto a 2016), sono in aumento quelli da Tunisia (+492% ) ed Algeria (+70%).
La relazione annuale dell’intelligence segnala che “rispetto agli arrivi dalla Libia, quelli originati dalla Tunisia e dall’Algeria presentano caratteri peculiari: sono entrambi essenzialmente autoctoni e prevedono sbarchi ‘occulti’, effettuati sottocosta per eludere la sorveglianza marittima aumentando con ciò, di fatto, la possibilità di infiltrazione di elementi criminali e terroristici”.
Gli 007 segnalano poi che “la netta diminuzione dei flussi provenienti dalla Libia non può ancora dirsi indicativa di una definitiva inversione di tendenza “a causa della resilienza e della flessibilità dei network criminali ed anche in ragione del permanere di profili di criticità che potrebbero contribuire ad una ripresa delle partenze alla volta del nostro Paese”.
(con fonte Adnkronos)
Foto: Stato Islamico e Marina Militare Italiana
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