I russi potenziano le forze nell’Artico
Il Ministero della Difesa russo prevede di rafforzare il raggruppamento artico con speciali distaccamenti di elicotteri d’attacco Mil Mi-24 “Hind”; a riportare la notizia è stato il sito Izvestia secondo cui le due guarnigioni saranno equipaggiate anche con elicotteri da trasporto pesante Mil Mi-26 “Halo”.
Nel dettaglio si prevede la creazione di due divisioni la prima delle quali sarà schierata ad Anadyr, una cittadina dell’Estremo Oriente russo capoluogo della Čukotka, mentre la seconda sarà stabilita sulla penisola di Kola in una zona diametralmente opposta del territorio russo sita nell’Oblast’ di Murmansk.
Il compito principale degli “Hind” sarà la ricerca, l’individuazione e la neutralizzazione di eventuali sabotatori nemici; quello dei Mi-26 sarà ovviamente relativo alla consegna di attrezzature logistiche-militari ingombranti nonché al trasferimento operativo di truppe verso aree eventualmente minacciate da forze nemiche; tutto questo nel quadro dell’espansione e della sempre più ampia integrazione delle Forze Armate russe nell’ambiente artico, così come fortemente sostenuto dal Presidente Putin in persona.
Secondo l’esperto militare Yevgeny Matveev interpellato da Izvestia i Mi-24 sono gli elicotteri più adatti per l’Artico in termini di caratteristiche tecniche e operative.
“In termini di capacità di combattimento – ha dichiarato Matveev – [il Mi-24] è senza dubbio uno dei migliori elicotteri d’attacco al mondo; è un mezzo affidabile, senza grosse pretese tecniche nell’adempimento del servizio e i nostri militari hanno notevole esperienza nel suo sfruttamento in diverse condizioni climatiche, dai climi torridi fino a quelli rigidi dell’estremo nord e la stessa cosa si può dire per i Mi-26 considerando che in passato questo velivolo era presente in un distaccamento misto sito a Vorkuta, attivamente utilizzato per fornire merci e materiali ai posti di frontiera più remoti del paese.”
Nel 2018 – secondo un comunicato ufficiale del Ministero della Difesa russo – l’aviazione navale della Flotta del Nord continuerà regolarmente a pattugliare l’Artico con un netto incremento delle zone geografiche battute e del numero dei voli.
Nel corso del 2017 infatti, secondo un comunicato stampa emesso dalla Flotta del Nord – sono state condotte sulle acque artiche oltre 70 pattugliamenti aerei con velivoli Tupolev Tu-142, Ilyushin Il-38 e Ilyushin Il-20. Quest’anno dunque non soltanto proseguiranno le missioni di pattugliamento ma sarà «notevolmente ampliata» al contempo anche l’ampiezza geografica delle zone esplorate.
“Si prevede – riferisce il comunicato stampa – che i piloti della Flotta del Nord della Marina russa espanderanno in modo significativo nel 2018 la geografia dei voli artici, compreso l’uso dell’aerodromo polare di Temp situato nelle Isole della nuova Siberia”; isole che pur coprendo una superficie totale di poco inferiore ai 40.000 kmq sono disabitate e perennemente coperte dai ghiacci per la maggior parte dell’anno.
Lo scopo di queste missioni è quello di addestrare piloti e mezzi nelle manovre di volo in condizioni climatiche estreme, monitorare lo stato dei ghiacci presente nella zona e infine fornire una via di navigazione più sicura alle navi russe della Marina Militare e Mercantile che operano nell’area.
Foto Eaf51.org e Wikipedia
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.