L’India acquisterà 48 Mil Mi-17V-5?

Mosca e Nuova Delhi dovrebbero firmare a breve un nuovo contratto del valore di circa 1,1 miliardo di dollari per una fornitura di 48 elicotteri Mil Mi-17V-5 da destinare alla IAF; a riportare questo comunicato è stato il periodico India Strategic.

“I negoziati con la parte indiana sono stati completati – ha dichiarato a tal proposito l’AD di Russian Helicopters Andrei Boginski all’agenzia TASS – e la nostra speranza è quella di firmare il contratto ufficiale nel 2018.”

Lo stesso India Strategic riporta fonti della Difesa secondo cui le firme potrebbero giungere già entro la fine del primo trimestre 2018.

Ricordiamo per dovere di cronaca che nel 2008 l’Aeronautica indiana acquistò un primo lotto di 80 Mi-17V-5 per un valore complessivo di 1,34 miliari di dollari a cui fece seguito nel dicembre del 2012 un ulteriore ordine per 71 Mi-17V-5 del valore di 1,53 miliardi di dollari; ancora un nuovo ordine venne emesso nel 2015 per ulteriori 48 esemplari con un contratto del valore di poco superiore ad 1 miliardo di dollari.

Pilastro insostituibile della flotta aerea indiana ad ala rotante, il fabbisogno di Mi-17V-5 da parte della IAF non accenna di certo a diminuire specialmente dopo la radiazione lo scorso 17 dicembre del vecchio capostipite Mil Mi-8 da cui il Mi-17V-5 deriva.

Prodotto dalla Kazan Helicopter Plant il Mi-17V-5 è una speciale versione del Mi-17 costruita per le esigenze del Ministero della Difesa indiano: è dotata di nuove turbine VK-2500 che riescono ad operare in condizioni di volo “hot and high”, possiede inoltre un nuovo autopilota, un radar meteorologico allo stato dell’arte, un nuovo sistema NVG (night vision goggles – occhiali per visione notturna) e un sistema di navigazione che mostra tutte le informazioni di pilotaggio e navigazione su quattro schermi multifunzionali a colori riducendo in modo significativo il carico di lavoro dell’equipaggio.

Foto Russian Helicopters

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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