PAK-DA: procede lo sviluppo del nuovo bombardiere russo

In occasione del 103° anniversario della KDA (Командование дальней авиации – Kamandovanije Dal’nej Aviatsij, in italiano Comando dell’Aviazione a lungo raggio) avvenuto lo scorso 23 dicembre, il Presidente della Commissione per la Difesa e la Sicurezza del Consiglio della Federazione russa Viktor Bondarev (ex Comandante della Forza Aerospaziale russa) ha fornito numerosi spunti sul nuovo “progetto-80” noto ai più con la sigla “PAK-DA (acronimo di Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks Dalney Aviatsyi, ovvero bombardiere strategico a lungo raggio di nuova generazione).

Lo sviluppo del PAK-DA è iniziato nel 2009, otto anni dopo il progetto ha acquisito un layout definitivo che tuttavia è rimasto accuratamente nascosto da sguardi indiscreti tanto che secondo lo stesso Bondarev si è stati ad un passo dalla fattiva realizzazione del primo prototipo.

Come abbiamo più volte ribadito in passato il velivolo in questione non è una modernizzazione del Tu-160 già coinvolto del resto nella profonda e radicale trasformazione con la nuova versione Tu-160M2, bensì un progetto fondamentalmente nuovo.

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Cosa sappiamo dunque del PAK-DA (video) sulla base delle dichiarazioni rese da Bondarev? Innanzitutto che si tratterà di un bombardiere strategico subsonico e questo, secondo Bondarev, non influenzerà in alcun modo la sua efficacia di combattimento poiché la presenza di missili da crociera a lungo raggio ad alta precisione consentirà di colpire bersagli senza entrare nella zona di difesa aerea del nemico e inoltre, non utilizzando regimi supersonici entrano in gioco aspetti tecnico-economici nella sua gestione e nel consumo complessivo di carburante che incidono sui costi volo/ora.

In secondo luogo il PAK-DA si rifarà ad uno schema del tipo “ala volante”, progetto che per inciso non costituisce affatto una novità nella storia dell’ingegneria aerospaziale sovietico-russa poiché tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80 l’OKB Tupolev si occupò dello studio e della realizzazione di un progetto simile denominato Tu-202.

Il nuovo bombardiere massimizzerà certamente l’uso della tecnologia stealth per ridurre la visibilità radar e in particolare nella sua progettazione verranno utilizzati materiali radar assorbenti oltre al fatto che tutte le armi saranno posizionate all’interno di apposite stive ventrali.

In terza ipotesi aggiungiamo le dichiarazioni rese dal vice ministro della Difesa, Yuri Borisov, secondo cui il primo volo del PAK-DA potrebbe avvenire tra il 2025 e il 2026 ed entrare nella produzione di serie tra il 2028 e il 2029.

Restano ad oggi ignoti la portata massima del nuovo velivolo o la massa del suo carico utile; non a caso non sono tutt’oggi confermati i rapporti emessi nel 2016 che citavano un carico utile di armi di circa 30 tonnellate e un raggio d’azione di 12000 chilometri.

Secondo fonti dell’industria della difesa russa all’agenzia TASS inoltre, la società Tupolev avrebbe già creato un modello di PAK-DA a grandezza naturale in legno nonché diversi modelli più piccoli in materiali compositi. Il progettista generale della United Aircraft Corporation (UAC) Sergey Korotkov ha riferito inoltre che è stato anche creato il modello digitale dell’aereo.

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La prima fase di sviluppo del lavoro sul nuovo bombardiere strategico è stata completata nel 2016 e attualmente l’industria nazionale russa è indirizzata verso la seconda fase: lo sviluppo della documentazione di progettazione operativa e quindi della realizzazione del primo prototipo.

“Il contratto per l’esecuzione di lavori in questa fase è stato firmato dalla Difesa con la società UAC – ha riferito la suddetta fonte all’agenzia TASS – presumiamo che il primo prototipo verrà realizzato all’inizio del 2020.”

Lo sviluppo di questo nuovo bombardiere, come ipotizzato in passato da Analisi Difesa, ha subito certamente un vistoso rallentamento nella sua realizzazione in virtù dello spostamento d’interesse (e dei conseguenti fondi economici) verso la ripresa a tempi di record della produzione seriale del Tu-160 nella versione aggiornata allo standard M2.

Tuttavia, ha assicurato lo stesso Borisov il lavoro sul PAK-DA non si fermerà. Secondo il vice ministro infine, un notevole risparmio nello sviluppo del PAK-DA sarà reso possibile dalla realizzazione del Tu-160M2. L’unificazione di numerosi nuovi sistemi avionici modulari integrati sviluppate dalla KRET (Concern Radio-Electronic Technologies) saranno così interoperabili tra i due nuovi bombardieri al fine di consentire un sostanziale risparmio economico sulla preparazione alla produzione del bombardiere stealth di nuova generazione.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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