La quinta Germania

Un’analisi acuta e a tratti feroce della Germania, esaminata a partire dagli eventi difficili del Novecento e in particolare degli ultimi cent’anni, della sua politica estera e del ruolo europeo, della crisi della sinistra e della rivoluzione
nel mondo del lavoro.

“Nella storia dell’Europa contemporanea ci sono state cinque Germanie. La prima è quella precedente all’Ottocento, un mosaico multinazionale che sopravvisse fino a Napoleone senza mai riuscire a diventare uno Stato. La seconda appare con l’unificazione bismarckiana e si estende sotto la guida prussiana fino al primo dopoguerra mondiale, con la sua problematica appendice repubblicana di Weimar. La terza Germania fu quella di Hitler e Auschwitz, un regime particolarmente tragico e nefasto, che rimase in vigore per dodici anni e si concluse con la fine della Seconda Guerra Mondiale.

La quarta è la Germania divisa in due parti del secondo dopoguerra, posta sotto tutela delle potenze della Guerra fredda. A partire da quel passato, la quinta Germania nasce dalla riunificazione nazionale del 1990, con l’annessione della DDR da parte della Germania Ovest, ma inizia a manifestarsi solo adesso, con un uso pieno e normalizzato
della sua recuperata sovranità e potenza.

La principale novità che questa quinta Germania esibisce rispetto a quella precedente si compone di due elementi. Il primo è costituito dal suo ritorno, graduale ma deciso, a un interventismo militare nel mondo che cominciò negli stessi anni Novanta nei Balcani, e che oggi si estende ormai dall’Afghanistan all’Africa. L’altro elemento è costituito da una leadership europea, dogmatica e a tratti arrogante, utilizzata come uno strumento per imporre il programma di involuzione neoliberale promosso dagli anni Settanta da parte del mondo anglosassone, e che la crisi finanziaria del 2008 ha trasformato in un rullo compressore. Attualmente questa leadership mira ad approfondire la disuguaglianza, interna e tra i diversi Paesi, e a una disgregazione del progetto europeo”.

 

 Innanzi tutto, perché la quinta Germania? A seguito della tragica vicenda del Terzo Reich sorse idealmente la “Quarta Germania”: quella della divisione, del muro di Berlino e della Guerra Fredda. Superata anche quella fase, la quinta è quella scelta dagli autori per il loro studio, che illumina le vicende essenziali della Germania dal 1990 a oggi, articolando l’analisi in quattro capitoli (oltre all’introduzione e alle osservazioni conclusive). Nel primo, Rafael Poch-de Feliu sintetizza la traiettoria storica che ha portato alla riunificazione tedesca, analizzando con lucidità l’altra faccia della medaglia, cioè la desertificazione industriale dell’ex DDR ad opera della classe dirigente della Germania Ovest, nonché l’incedere dell’egemonia tedesca in Europa (a colpi di una severa svalutazione del costo del lavoro, cosa mai rilevata dai maggiori mezzi di comunicazione italiani). Àngel Ferrero si occupa della parte centrale del volume, tratteggiando i risvolti della politica estera tedesca (nuovo protagonismo internazionale, rimilitarizzazione incipiente) e il fallimento dei partiti di sinistra, o addirittura l’esplicita complicità, dinnanzi all’ascesa della Germania neoliberista. Infine, nell’ultima parte del libro, Carmela Negrete accompagna il lettore in una sorta di viaggio all’interno del mondo lavorativo tedesco: quello che a prima vista potrebbe presentarsi come il “Paese della cuccagna” si rivela essere in realtà una miscela infernale di minijobs, precariato estremo, tirocini non pagati, pensionati obbligati a lavorare per arginare il crollo del loro potere d’acquisto. Un’analisi impietosa delle velleità e delle debolezze di un Paese all’apparenza egemone in Europa.

 

Gli autori

Rafael Pach-de-Feliu (Barcelona, 1956) è corrispondente da Berlino di “La Vanguardia”, dopo aver svolto lo stesso ruolo dalla Russia e dalla Cina.

Angel Ferrero (Alicante, 1984) collabora con molte testate spagnole ed è traduttore. Collabora con “Sin Permiso” e il settimanale “La Directa”.

Carmeia Negre  (Nerva, 1984) è editorialista presso diversi giornali. Dal 2009 risiede a Berlino, dove si occupa soprattutto del precariato tedesco. Scrive su eldiario.es e sul
settimanale “Diagonal”

 

Autori: Rafael Poch-de-Feliu, Angel Ferrero, Carmela Negrete

Traduttore: Matteo Giurco

Editore LEG

Collana: Presente/Passato n. 3 

Pagine 243 

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