Siria: invece dell’Isis la milizia addestrata dai norvegesi combatte Assad
Una formazione ribelle siriana, il Revolutionary Command Army (RCA), addestrato dal 2016 dalle forze speciali norvegesi per combattere contro l’Isis in Siria, sta combattendo contro l’Esercito arabo siriano fedele a Bashar al Assad e contro le forze ad esso alleate.
Lo ha rivelato il 23 aprile il quotidiano norvegese Klassekampen, aggiungendo che ora l’obiettivo primario del gruppo è quello di rovesciare il regime di Damasco, per impedire l’espansione dell’influenza iraniana nella regione.
Nel maggio 2016 si era diffusa la notizia del dispiegamento di 60 membri delle forze speciali norvegesi in Giordania, per l’addestramento, il coordinamento, la consulenza e il sostegno operativo ai gruppi paramilitari siriani impegnati nella guerra contro Daesh, nell’ambito dell’Operazione “Inherent Resolve”, a guida americana.
Un mese dopo, il parlamento norvegese aveva approvato altre missioni simili in Siria delle Forze norvegesi (nella foto sopra consiglieri militari norvegesi in Iraq). Se da un lato il contributo della Norvegia nella guerra in Siria era giunto a termine a marzo di quest’anno, la natura e i contorni esatti del suo coinvolgimento sono rimasti in buona parte segreti.
Un comandante del gruppo ribelle sopracitato, Muhannad al Talla, ha confermato a Klassekampen che i suoi uomini sono stati addestrati dai norvegesi ad Al Tanf, nel sud est della Siria.
Se più volte il primo ministro norvegese, Erna Solberg, e il ministro della Difesa, Ine Eriksen Soreide (insieme nella foto a lato), hanno sottolineato che l’impegno norvegese era funzionale unicamente alla guerra contro Daesh, “senza intaccare il processo di pace”, al Talla avrebbe invece confermato che i suoi soldati hanno sempre avuto il duplice obiettivo della guerra all’Isis e alle forze lealiste.
“Sin dall’inizio, ero perfettamente consapevole che dovevamo combattere sia l’Isis che l’Esercito di Al Assad. Daesh non è sconfitto ma è stato indebolito. Ora la priorità è la guerra contro Al Assad”, ha precisato Al Talla.
La base di Al Tanf è un luogo strategico, situato sulla strada che collega Damasco e Baghdad. In quell’area gli Stati Uniti hanno creato una zona di 55 km quadrati, pattugliata dalle truppe americane, con il sostegno anche delle unità guidate dal Al Talla.
Da quest’area gli aerei americani hanno bombardato postazioni del regime siriano, con alcune formazioni ribelli a guidare l’offensiva di terra. Un portavoce dell’Esercito Siriano Libero (ESL) Ibrahim al Idlibi, avrebbe confermato che il gruppo ribelle addestrato dalla Norvegia ha partecipato all’operazione “Il Paese è nostro”, contro le forze lealiste, nel maggio e nel giugno 2017.
Secondo Al-Idlibi, oggi l’obiettivo di gran parte delle forze ribelli è quello di “combattere gli iraniani e i gruppi sciiti” nell’area, finchè “la missione non sarà completata”. Al-Idlibi ha poi aggiunto che l’obiettivo di breve termine è quello di prendere il controllo della strada che collega Damasco e Baghdad, per prevenire l’espansione delle forze fedeli a Teheran.
(con fonte AGI)
Foto: Reuters, Ministero della Difesa Norvegese, VG e AFP
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