Volano in Siria i Mil Mi-8MTPR-1 dotati di jammer Richag-AV
E’ apparsa su Twitter la foto di un elicottero militare russo Mil Mi-8MTPR-1 di stanza per la prima volta in Siria equipaggiato con il sistema di guerra elettronica radio Rychag-AV. A riportare la notizia è il quotidiano russo Rossiyskaya Gazeta.
Il sistema Richag-AV è un rivoluzionario jammer sviluppato dalla Concern Radio-Electronic Technologies (KRET) e progettato per l’integrazione su velivoli ad ala rotante, navi e altre piattaforme militari come aeroplani e veicoli terrestri. Questo nuovo sistema è in pratica il successore del sistema di disturbo Smalta sviluppato negli anni ’70, che aveva un’autonomia effettiva di 100 chilometri.
Il Richag-AV (video) invece è progettato per bloccare radar, sonar e altri sistemi di rilevamento allo scopo di difendere aerei, elicotteri, droni, forze terrestri e navali contro i sistemi di difesa aria-aria e terra-aria entro un raggio di 400 chilometri.
Il sistema utilizza un complesso di antenne array multi-beam dotate di tecnologia FDRFM (Digital Radio Frequency Memory) in grado di bloccare qualsiasi sistema di armi basato sulla radiofrequenza. Un database di bordo consente di determinare rapidamente il tipo di radar individuato al fine di trovare il modo più efficace per bloccarlo.
Per la cronaca, la KRET ha consegnato il primo lotto di tre Richag-AV montati su elicotteri Mi-8MTPR1 delle Forze Armate russe il 4 marzo 2015. Altri 18 sistemi sono stati poi ufficialmente consegnati entro la fine del 2016 per un costo totale di 11,5 miliardi di rubli (pari a 186 milioni di dollari).
Il quotidiano russo Rossiyskaya Gazeta ha citato esperti militari i quali hanno affermato che i jammer Rychag-AV hanno contribuito significativamente a ridurre l’efficacia degli attacchi aerei statunitensi sulla base aerea Ash Sha’irat in Siria nell’aprile 2017: solo 23 missili da crociera Tomahawk avrebbero colpito gli obiettivi, mentre i restanti 36 sarebbero volati fuori rotta.
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Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.