A.ST.I.M. lancia Seaguardian® mk4, la nuova generazione dei sistemi di missione navali e costieri
Ravenna 29 maggio 2018 – Prosegue senza sosta l’attività di ricerca e sviluppo di A.ST.I.M., società ravennate che da più di dieci anni realizza prodotti, sistemi, servizi e soluzioni integrate ad alta tecnologia, in grado di coprire le esigenze di difesa, protezione e sicurezza di Governi, Istituzioni e Forze Armate, cittadini e comunità, in ogni possibile scenario di intervento: in cielo, mare, terra e nel cyberspazio.
L’ultima novità dell’azienda guidata da Maurizio Minghelli si chiama SeaGuardian® MK4 e rappresenta la nuova generazione tecnologica dei sistemi di missione per unità navali o per la sicurezza marittima; questo grazie ad un’architettura di sistema radicalmente modificata rispetto alla versione precedente, ad un significativo aumento delle capacità operative (conseguente ad un maggior numero di funzionalità, sensori ed attuatori, oltre che di sistemi gestibili e comandabili) e ad una maggiore specializzazione delle varie versioni. SeaGuardian® MK4, infatti, è stato completamente riprogettato ed aggiornato sia dal punto di vista del software, che delle componenti hardware.
La nuova architettura di sistema, di tipo aperto, prevede capacità di funzionamento in architetture con intelligenza sia distribuita che centralizzata, e consente una grande flessibilità d’impiego grazie al ricorso a componenti di tipo COTS eventualmente navalizzati. A livello di network, il sistema utilizza una dorsale interna basata su rete LAN Ethernet (anche ridondata) e può anche utilizzare data link radio per la condivisione delle informazioni con altre unità navali o velivoli cooperanti, assetti unmanned o centri di comando e controllo remoti a terra.
Da un punto di vista software, il nuovo SeaGuardian® MK4 è costituito da un framework basato su THERMONAV®, la tecnologia proprietaria A.ST.I.M., ed al quale sono interconnessi moduli funzionali con compiti specifici. Tutto il software è sviluppato in C++, tranne il modulo GUI (Graphical User Interface) che diventa in questa versione completamente vettorializzato e remotizzabile rispetto ai moduli di gestione delle risorse, di elaborazione e distribuzione dei dati o di interfaccia verso sensori e attuatori.
Il sistema è basato su Linux OS, pur essendo garantita la completa portabilità in ambiente Windows (tipicamente embedded) e si sta studiando la possibilità di estenderla anche ad ambienti hard realtime. Tutte queste evoluzioni architetturali garantiranno una resilienza più significativa ai guasti accidentali o derivanti dagli stress dell’impiego operativo, ma anche maggiore flessibilità d’impiego, modularità, scalabilità, interoperabilità e capacità di riconfigurazione.
Ne è un chiaro esempio il maggior numero di sensori di scoperta (di superficie e subacquei), di attuatori (sistemi d’arma letali e non) e contromisure che SeaGuardian® MK4 è in grado di gestire; ciò consente l’impiego del sistema in un ampio range di missioni, a bordo di una vasta gamma di unità navali, assetti convenzionali e non, ma anche in centri remoti di comando e controllo a terra. La suite di sensori di sorveglianza di superficie è stata notevolmente ampliata, aggiungendo ai sistemi FLIR commerciali, anche sistemi EOSS/EOTS dotati di payload HD per la sorveglianza diurna e notturna e laser range finder, d’illuminazione o di puntamento; mentre uno specifico modulo funzionale si occupa dell’image processing, ovvero della cifratura delle immagini (per la registrazione o l’invio attraverso data link radio eventualmente di tipo civile), dell’image enhancement e degli algoritmi di video tracking e di automatic target detection.
Anche la componente radar è stata notevolmente ampliata, sviluppando moduli funzionali specifici per la gestione nativa di vari apparati convenzionali (radar di navigazione commerciali) e coerenti (Solid State Radar), apparati di tipo FMCW (Frequency Modulation Continuous Wave) e moduli funzionali per la gestione del protocollo Asterix (nelle sue varie category) al fine di aumentare significativamente le capacità di flessibilità, modularità e scalabilità complessive del sistema. La sorveglianza di superficie viene poi completata dai moduli funzionali per l’interpretazione dei dati da transponder (anche di tipo aeronautico) e da AIS/WAIS aggiornate rispetto alle versioni precedenti; mentre le capacità di sorveglianza subacquea si rifanno all’impiego di sonar di tipo IDS, o di altri apparati sonar specifici per attività di navigazione.
La rappresentazione dello scenario tattico avviene per mezzo di un motore GIS proprietario, anch’esso aggiornato rispetto alle versioni precedenti, in grado di rappresentare su cartografia digitale lo scenario operativo in maniera chiara ed immediata. A tal proposito, l’operatore può utilizzare, a sua scelta, diverse tipologie di mappe digitali a seconda della situazione, spaziando da mappe navali ENC ad altre satellitari ortorettificate; può inoltre scegliere di rappresentare tutti i bersagli scoperti in modalità “data fusion”, oppure filtrandoli per tipologia o sensore di scoperta, oltre a gestire griglie e pattern di ricerca precodificati e digitalizzati, con eventuale asservimento dell’autopilota di bordo. Gli operatori possono così visualizzare immagini, dati tattici e di sistema scegliendo il metodo di ingaggio dei bersagli scoperti più adeguato a seconda delle risorse a disposizione e del profilo di missione selezionato. Moduli funzionali specifici per l’integrazione di sistemi d’arma (letali e non letali) e per la gestione delle contromisure consentono eventuali azioni di reazione e difesa nel caso di missioni di tipo combat o di force protection.
Sono infatti queste missioni, così come quelle non-combat, l’obiettivo di SeaGuardian® MK4, che viene raggiunto per mezzo di 7 differenti moduli di missione specializzati e corrispondenti ad altrettante configurazioni TMS (Tactical Mission System) gestite per mezzo di un apposito modulo in grado di riconfigurare rapidamente il sistema a seconda delle necessità operative. Nelle applicazioni più complesse e di tipo militare, SeaGuardian® MK4 si candida ad essere un mini CMS (Combat Management System) ideale per OPV (Offshore Patrol Vessel) e pattugliatori costieri, mentre in quelle più semplici (militari, civili o dual-use nel mercato law-enforcement) può essere impiegato in configurazione di sistema unico ed integrato di navigazione e gestione tattica della missione a bordo di patrol boat, combat boat, RHIB oppure presso sale controllo a terra o in installazioni offshore.
I primi sistemi SeaGuardian® TMS MK4 equipaggiati con i moduli di missione SAR e OSD (sviluppati inizialmente per la Guardia Costiera Italiana) e NSOF (per le forze di proiezione dal mare) sono già stati testati ed acquistati da clienti nazionali, ai quali verranno consegnati nei prossimi mesi.
Fonte: Comunicato A.ST.I.M.
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