Israele punta a far crescere ancora l’export in Africa

Il ministero della difesa israeliano ha varato un programma teso ad aumentare l’esportazione di materiale militare in Africa. “Alcuni paesi in Africa hanno dichiarato di essere disposti a valutare i nostri prodotti”, ha affermato una fonte di alto livello della difesa israeliana.

Le esportazioni israeliane legate alla difesa nel 2017 hanno totalizzato 9,2 miliardi di dollari, un record storico con un aumento del 40% rispetto ai 6,5 miliardi del 2016. Le vendite hanno riguardato i settori più diversi:

  • sistemi di difesa aerea (31%)
  • da radar e sistemi di guerra elettronica (17%)
  • aggiornamenti e componenti avionici per aeromobili (14%)
  • sistemi di terra e depositi di armi (9%)
  • sistemi C4I (9%)
  • apparecchiature di osservazione e optoelettronica (8%)
  • Apparati d’intelligence, dati e sistemi informatici (5%);
  • vari servizi (3%)
  • veicoli aerei senza equipaggio (2%)
  • sistemi navali (1%)
  • e sistemi satellitari e spaziali (1%).

Secondo il ministero della Difesa israeliano, il 58% di queste esportazioni è stato venduto sui mercati di Asia e nel Pacifico, principalmente grazie al contratto di difesa da 2 miliardi di dollari firmato da Israele con l’India.

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Secondo l’accordo, Israele Aerospace Industries fornirà all’India sistemi avanzati di difesa aerea Barak 8 del valore di 1,6 miliardi di dollari compresi missili, lanciatori, dispositivi di comunicazione e sistemi di comando, controllo e radar. Questo sistema è un progetto congiunto israelo-indiano.

L’Europa ha assorbito il 21% delle esportazioni israeliane, seguita da Nord America (14%), Africa (5%) e America Latina (2%).

Il capo della sezione export del Ministero della Difesa, colonnello (in riserva.) Mishel Ben-Baruch, ha sottolineato che “negli ultimi anni Israele è stato uno dei dieci maggiori esportatori di difesa del mondo” sottolineando come gli accordi sulle armi siano diventati una parte importante delle relazioni di Israele con altri paesi citando ad esempio l’intesa da mezzo miliardo di dollari con la Croazia per la vendita di velivoli F-16 di seconda mano.

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Tornando al potenziamento dell’export in Africa nel marzo scorso Avigdor Liberman ha visitato Tanzania, Ruanda e Zambia, prima visita ufficiale di un ministro della difesa israeliano nel continente negli ultimi decenni.

Secondo la stampa israeliana, una missione di sicurezza israeliana ha effettuato una visita segreta in Ruanda a febbraio, nel tentativo di vendere armi e tecnologia militare al paese. L’Esercito del Ruanda è equipaggiato con fucili d’assalto Tavor israeliani e nel 2016 è emerso che aveva ricevuto dall’azienda Soltam obici semoventi ATMOS 2000 da 155 mm.

Il presidente israeliano Reuven (Rubi) Rivlin è stato recentemente in Etiopia per una visita che dovrebbe aprire il mercato locale all’export israeliano, soprattutto droni e sistemi di comunicazione.

Le vendite di armi israeliane ai paesi africani sono in costante aumento, con un più 70% tra il 2015 e il 2016 anno in cui hanno raggiunto i 275 milioni di dollari con un’ulteriore crescita nel 2017.

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Secondo l’Istituto di ricerca internazionale di pace di Stoccolma (SIPRI), negli ultimi anni Israele ha fornito veicoli corazzati e altre attrezzature all’Africa, incusi 5 veicoli corazzati Musketeer e 16 trasporto truppe (APC) Thunder in Camerun; 11 veicoli blindati RAM al Ciad, 75 Thunder in Etiopia, dove vengono prodotti su licenza (foto a lato)  e 55 RAM in Senegal. (nella foto d’apertura)

L’Angola ha acquisito da BIRD Aerosystems velivoli Cessna Citation configurati per la sorveglianza marittima mentre Ekbit Systems ha fornito a un cliente africano non precisato 240 milioni di dollari di materiale difensivo, per comunicazioni e avionico.

Il successo israeliano viene inoltre registrato nell’ambito di un trend al ribasso delle importazioni militari da parte dei Paesi afeicani, crollate del 22 per cento negli ultini dieci anni secondo il SIPRI.  Nell’ultimo decennio, le esportazioni israeliane in Africa hanno incluso pod aerei per l’acquisizione dei bersagli, fucili e mortai semoventi, UAV, lanciarazzi multipli, veicoli corazzati, motovedette e radar oltre all’aggiornamenti di velivoli e veicoli.

Fonte: Defenceweb

Foto: Defence Blog, Defence Web,

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