Altri 4 elicotteri da attacco Mil Mi-35M per il Kazakistan

Come riportato da AD nello scorso aprile, la Difesa kazaka aveva formulato l’interesse non solo per altri esemplari di caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM, il cui contratto si è comunque materializzato pochi giorni fa in occasione del Salone militare KADEX 2018 svoltasi ad Astana, ma anche nei confronti di nuovi esemplari di elicotteri d’attacco Mil Mi-35M (“Hind-E” per la NATO).

A tal proposito è giunta da parte di Vladimir Drozhzhov, Vice Direttore del servizio federale russo per la cooperazione tecnico-militare (FSMTC), la conferma dell’ordine per 4 elicotteri Mi-35M senza specificare tuttavia i termini calendariali della consegna.

In considerazione di due medesimi ordini di cui il primo siglato in occasione del KADEX 2016 e il secondo emesso a gennaio 2017, il Kazakistan giungerebbe così a ottenere un totale di 12 Mi-35M al fine di colmare al più presto il divario dovuto (secondo gli analisti del Jane’s) alla dismissione immediata e totale dei vecchi Mil Mi-24 che armavano la Kazakhstan Air Defense Force, lasciando dunque intendere che in futuro potrebbero essere ordinati ancora altri Mi-35M.

Versione radicalmente aggiornata del Mi-24V, il Mi-35M è stato realizzato in serie dal 2005 e possiede capacità di volo e manovrabilità sostanzialmente superiori rispetto al suo predecessore poiché può volare in missioni di combattimento giorno e notte e in condizioni climatiche estremamente critiche (ovvero in ambienti ad alta quota con temperature elevate – “hot and high”).

E’ dotato di armi avanzate ad alta precisione e può essere utilizzato per distruggere bersagli corazzati, fornire supporto aereo per operazioni di terra o per missioni di attacco al suolo; ma la sua estrema versatilità lo rende tuttavia perfettamente idoneo anche in missioni di evacuazione sanitaria o come elicottero da trasporto di carichi in cabina o mediante l’uso di un gancio esterno.

Il Mi-35M è attualmente in carico alle flotte aeree di Russia, Venezuela, Brasile, Iraq, Azerbaigian, Nigeria, Pakistan e Mali, mentre altri paesi ancora detengono invece ulteriori varianti del Mi-35.

Foto Russian Helicopters

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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