Isole Paracel: Pechino ha rimosso i missili HQ-9 da Woody Island o li ha solo nascosti?
di Paul Wang
Hong Kong (AsiaNews) – Pechino sembra aver rimosso alcuni sistemi missilistici terra-aria da un’isola nel mar Cinese meridionale. Ma secondo diversi esperti, la Cina li ha solo nascosti per poco tempo, nel timore di un incremento della tensione con gli Stati Uniti.
Secondo l’azienda israeliana ImageSat International, da alcune immagini satellitari scattate il 3 giugno scorso, i sistemi terra-aria a lungo raggio HQ-9 (derivati dai russi S-300) basati a Woody Island, nelle isole Paracel, sembra siano stati rimossi o trasferiti.
Il fatto è avvenuto dopo che il segretario Usa alla Difesa, Jim Mattis, ha dichiarato che gli Stati Uniti “competeranno in modo rigoroso” con la Cina nella zona Indo-Pacifica.
Il 5 giugno due aerei Usa B-52 da combattimento hanno sorvolato una zona delle isole Spratlys, rivendicate da Pechino. Pechino rivendica la piena sovranità sulle Spratlys e Paracel, oltre che su una larga porzione del Mar Cinese meridionale.
L’area, oltre ad essere ricca di risorse – pesca e petrolio – è anche uno dei tratti più importanti nelle rotte di navigazione ed è rivendicata dagli altri Stati della regione: Filippine, Vietnam, Brunei, Malaysia, Taiwan.
Il Pentagono sta considerando di inviare in modo permanente navi da guerra nello Stretto di Taiwan per pattugliare il mar Cinese meridionale, dove la Cina ha piazzato già diversi sistemi di difesa e creato piste di atterraggio e fari.
Il 6 giugno la portavoce del ministero cinese degli Esteri, Hua Chunying, ha difeso il suo Paese: “L’invio di bombardieri B52 non è forse una ‘militarizzazione’ del mar Cinese meridionale?”.
“La Cina – ha aggiunto – non si spaventerà per nessuna nave o aero da guerra; anzi sarà ancora più risoluta per attuare ogni misura necessaria per difendere la sovranità nazionale e la sicurezza, e mantenere la pace e la stabilità nel mar Cinese meridionale”.
Secondo esperti cinesi, lo spostamento dei sistemi missilistici – anche se temporaneo – mostra che Pechino sta cercando di calmare la situazione. Ni Lexiong, dell’università di Shanghai, afferma che “con le crescenti tensioni nelle relazioni fra i due Paesi, è comprensibile che noi compiamo un gesto di compromesso. E’ meglio fare tre passi avanti e due indietro – aggiunge – perché entrambe le parti si tranquillizzino, dato che nessuno vuole fare la guerra”.
Foto ImageSat International
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