Ecco i 4 protagonisti della propaganda tramite Facebook

CYCON, la conferenza della NATO di Tallinn è storicamente considerata una delle più interessanti conferenze sulla cybernetica, occasione di incontro tra decisori, analisti ed esperti del governo, delle forze armate e dell’industria provenienti da tutto il mondo. È appena terminata la decima edizione che, come le precedenti, ha registrato il tutto esaurito: oltre 650 paganti da 40 paesi diversi.

Tra gli speaker anche Alex Stamos, capo della sicurezza di Facebook, che si trova spesso al centro delle cronache. Nel 2016 Stamos fece emergere l’attività di propaganda e di interferenza russa esercitata tramite Facebook (tema già discusso proprio su queste pagine). Più recentemente è stato coinvolto nel famoso scandalo di Cambridge Analytica, che ha provocato la perdita di decine di milioni di profili di ignari utenti Facebook.

Ed è appunto su questo ultimo tema della “misinformation tramite Facebook” che Stamos ha incentrato il suo appassionato intervento alla conferenza, intitolato “Information Operation, Election and Facebook”.

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Andiamo con ordine: Facebook classifica quattro tipologie di attori impegnati nella “misinformation” che si dedicano, di fatto, a diffondere fake news.

Il primo caso riguarda la grande maggioranza della disinformazione registrata da Facebook che viene prodotta per motivi commerciali. Chi disinforma, dunque, lo fa essenzialmente per un tornaconto economico, cercando di indirizzare gli utenti Facebook verso siti commerciali.

False testimonianze (di utenti falsi) vengono perciò diffuse sul social network per promuovere o condizionare la vendita di prodotti. Gli influencer stranieri, la seconda causa di disinformazione, ha un obiettivo decisamente diverso: agire sulle notizie di stampa.

Le tecniche sono molto raffinate: dal fornire a giornalisti informazioni sensibili o private, anche trafugate con cyber attack, all’amplificazione di notizie di interesse per la causa. Obiettivo: acuire divisioni interne e tra alleati.

Anche la propaganda interna (terzo fenomeno rilevante di disinformazione) opera in modo simile, ma con lo scopo di rafforzare una parte politica nazionale. Generalmente, secondo Facebook, si incentiva il partito di governo manipolando ed amplificando le notizie dei media di stato.

A volte, intimidendo l’altra parte politica. Infine, ecco gli “attori individuali” intenti a distribuire il proprio credo. Spesso operano senza un vero intento di disinformare ma la loro aggressività nel diffondere notizie (spesso false) utili alla loro causa, li fa diventare attori rilevanti nel processo di disinformazione.

Nonostante gli enormi sforzi di Facebook rivolti a mitigare la propaganda (utopico ipotizzare di fare di più), l’intensità della minaccia ibrida continuerà purtroppo a crescere.

Una minaccia dinamica, iper-tecnologica, sempre in evoluzione. Il racconto di Stamos relativo a Facebook, ma che riguarda molti altri social media e piattaforme online, mette in luce il forte ritardo della politica nel comprendere quanto la rivoluzione tecnologica può (e potrà sempre più) incidere sui criteri sui quali si è fondata finora la società nazionale ed europea.

È eccessivo definire che le strategie politiche sono inadeguate al nuovo contesto? E che la loro mancata innovazione potrà incidere sulle nostre democrazie? Certamente è una materia su cui ragionare. Per innovare dottrine datate, ma soprattutto per agire rapidamente.

 

Eugenio Santagata, Andrea MelegariVedi tutti gli articoli

Eugenio Santagata: Laureato in giurisprudenza presso l'Università di Napoli e in Scienze Politiche all'Università di Torino, ha conseguito un MBA alla London Business School e una LL.M alla Hamline University Law School. Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella a Napoli e l'Accademia Militare di Modena. Da ufficiale ha ricoperto ruoli militari operativi per poi entrare nel settore privato dando vita a diverse iniziative nel campo dell'hi-tech. E' stato CEO di CY4Gate e Vice Direttore Generale di Elettronica. Dall’aprile 2021 è CEO di Telsy. --- Andrea Melegari: Laureato in Informatica, ha insegnato per oltre 10 anni all'Accademia Militare di Modena. Dal 2000 si è specializzato nello sviluppo e nell'impiego delle tecnologie di Intelligenza Artificiale in ambito civile e militare. Tra gli incarichi ricoperti SEVP Defense, Intelligence & Security di Expert AI, Chief Marketing & Innovation Officer di CY4Gate. E' stato anche membro del CdA delle società Expert AI, CY4Gate e Expert System USA (Washington DC area). Dal luglio 2021 lavora presso una azienda tecnologica di un importante Gruppo industriale italiano.

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