La rinascita della Seconda Flotta dell’US Navy

Con il prossimo 1° Luglio la Marina degli Stati Uniti ristabilirà a Norfolk il comando della sua 2^ Flotta, che avrà il controllo operativo sulle navi, gli aerei e le forze aeree assegnate e dislocate sulla costa Est degli USA e sulla parte settentrionale dell’Oceano Atlantico. La 2^ Flotta era stata sciolta nel 2011 ed i suoi assetti e responsabilità assegnati all’USFF (U.S. Fleet Forces Command), retto da Ammiraglio “a quattro stelle” sempre nella sede di Norfolk.

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Questa decisione, anche in relazione agli annunci recentemente fatti dal capo della Marina americana, John Richardson, appare legata alla sentita necessità strategica di potenziare le capacità reattive della Navy nell’Atlantico del Nord per contrastare l’apparente risorgere delle attività marittime russe in questa importante area strategica.

Infatti dopo un lungo periodo di quasi inattività della Flotta di Mosca basata nel Baltico e nell’Artico, in numerose occasioni il governo di Putin ha ricominciato a “mostrar bandiera” inviando per mare unità navali, che se pure non modernissime hanno riacquisito una capacità operativa attraverso curati periodi di lavori e di addestramento.

Al comando di questa risorta Flotta operativa è stato destinato il Viceammiraglio Andrew Lewis, che proviene dallo stato maggiore del CNO ove aveva l’importante incarico di deputy CNO per le “operazioni, i piani e la strategia”. Proveniente dall’Accademia di Annapolis Lewis dal 1987 ha svolto numerosi incarichi quale pilota d’aereo nei Carrier Air Wing delle portaerei Truman e Theodore Roosevelt ed ha esperienze di destinazioni al Joint Staff e all’USFF .

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L’area di responsabilità della 2^ Flotta è di ben 17 milioni di kmq andando dal Mare Glaciale Artico al Mar dei Caraibi comprendendo tutta la costa atlantica del Continente Nordamericano.

Chiaramente sarà fortemente impegnata nel sostegno marittimo dell’Alleanza Atlantica nel quadro di una nuova (o rinata) strategia di Sea Control ottenuta con lo schieramento di alcuni Gruppi d’Impiego di Portaerei e di Amphibious Ready Groups . Inoltre dipenderà da questo nuovo comando anche il Commander Strike Force Training Atlantic con la responsabilità di addestrare anche le unità che verranno assegnate in Mediterraneo alla 6^Flotta.

La decisione presa sembra perfettamente in linea con l’attuale politica estera di Washington e con i criteri strategici per un impiego più muscolare delle forze navali americane in un’area in cui i russi e perfino i cinesi hanno iniziato a riprendere missioni di presenza navale di una certa importanza.

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La tradizionale difesa dei Caraibi e dell’accesso al Canale di Panama potrà trovare nello schieramento di questa flotta un significativo esempio di costante ed efficace esercizio “globale” del Potere Marittimo americano, dimostrando che gli interessi USA non si concentrano totalmente all’area indo-pacifica.

O ove aveva l’importante incarico di deputy CNO per le “operazioni, i piani e la strategia”. Proveniente dall’Accademia di Annapolis Lewis dal 1987 ha svolto numerosi incarichi quale pilota d’aereo nei Carrier Air Wing delle portaerei Truman e Theodore Roosevelt ed ha esperienze di destinazioni al Joint Staff e all’USFF .

L’area di responsabilità della 2^ Flotta è di ben 17 milioni di kmq andando dal Mare Glaciale Artico al Mar dei Caraibi comprendendo tutta la costa atlantica del Continente Nordamericano. Chiaramente sarà fortemente impegnata nel sostegno marittimo dell’Alleanza Atlantica nel quadro di una nuova (o rinata) strategia di Sea Control ottenuta con lo schieramento di alcuni Gruppi d’Impiego di Portaerei e di Amphibious Ready Groups .

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Inoltre dipenderà da questo nuovo comando anche il Commander Strike Force Training Atlantic con la responsabilità di addestrare anche le unità che verranno assegnate in Mediterraneo alla 6^Flotta.

La decisione presa sembra perfettamente in linea con l’attuale politica estera di Washington e con i criteri strategici per un impiego più muscolare delle forze navali americane in un’area in cui i russi e perfino i cinesi hanno iniziato a riprendere missioni di presenza navale di una certa importanza.

La tradizionale difesa dei Caraibi e dell’accesso al Canale di Panama potrà trovare nello schieramento di questa flotta un significativo esempio di costante ed efficace esercizio “globale” del Potere Marittimo americano, dimostrando che gli interessi USA non si concentrano totalmente all’area indo-pacifica.

Foto US Navy

 

Pier Paolo RamoinoVedi tutti gli articoli

L'ammiraglio Ramoino è Vice Presidente del Centro Universitario di Studi Strategici e Internazionali dell'Università di Firenze, Docente di Studi Strategici presso l'Accademia Navale di Livorno e cultore della materia presso la Cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali dell'Università Cattolica del S. Cuore a Milano. Dal 1982 a tutto il 1996 ha ricoperto le cattedre di Strategia e di Storia Militare dell'Istituto di Guerra Marittima di Livorno, di cui è stato per dieci anni anche Direttore dei Corsi di Stato Maggiore. Nella sua carriera in Marina ha comandato diverse unità incluso il caccia Ardito e l'Istituto di Guerra Marittima.

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