News da Mosca
Tour nel sud-est asiatico per i nuovi elicotteri Mil Mi-171A2 e Ansat
Nel prossimo autunno gli elicotteri utility Mil Mi-171A2 e Kazan Ansat effettueranno un tour dimostrativo nel sud-est asiatico al fine di mostrare le capacità dei nuovi velivoli agli enti statali e parastatali siti nella regione. Lonha riferito l’Amministratore Delegato di Russian Helicopters, Andrey Boginskiy.
“È in corso un imponente lavoro per preparare un tour dimostrativo dei nostri elicotteri Mi-171A2 e Ansat in tutto il sud-est asiatico; tra i paesi coinvolti nel tour sono inclusi la Cina, il Vietnam, la Thailandia, la Cambogia e la Malesia. Si tratta di un grande lavoro, una grande sfida per i membri della nostra società.”
“L’inizio del tour – ha proseguito Boginsky – coinciderà con una mostra internazionale a Zhuhai in Cina, proprio quest’autunno; sin d’ora sono già in corso i preparativi, compreso il coordinamento dei corridoi di volo per gli aerei da trasporto che consegneranno gli elicotteri per la mostra.”
Boginskiy ha aggiunto infine che allo stato attuale il lavoro per la certificazione in Cina di entrambi gli elicotteri sta proseguendo e che la speranza è quella di recarsi a Zhuhai con l’avvenuta certificazione dell’Ansat poiché per quanto riguarda quella del Mi-171A2 ci sarà da attendere la fine dell’anno o l’inizio del 2019.
La certificazione del Mi-171A2 è attualmente in corso anche in America Latina, segno inequivocabile che Russian Helicopters ripone un’ampia fiducia nella risposta positiva dei mercati stranieri nei confronti dell’ultimo successore della famiglia dei Mi-8/17/171.
Mentre scriviamo giunge notizia che proprio l’Ansat ha ricevuto dall’Agenzia federale russa del trasporto aereo (Rosaviatsija) la certificazione ufficiale per il funzionamento a temperature estremamente elevate fino a + 50° C (a seguito dei test svolti in Pakistan alla fine dello scorso anno), senza tralasciare quella già ottenuta nel 2017 per le operazioni in climi rigide con temperature fino a -45° a seguito di test specifici svolti in Yakutia.
Ilyushin presenta il nuovo Il-76MD-90A da esportazione
In occasione dell’Esposizione Internazionale di Sistemi di Armi e Equipaggiamento Militare (KADEX 2018) svoltasi ad Astana, in Kazakistan, l’industria aerospaziale russa ha presentato la versione per l’esportazione del nuovo aereo da trasporto pesante Ilyushin Il-76MD-90A (denominata Il-76MD-90AE).
L’Il-76MD-90AE, come la versione da cui deriva sviluppata per la Difesa russa, sarà dotato di un sistema digitale dei controlli di volo, ala rinforzata, glass cockpit, nuova avionica e motori Aviadvigatel PS-90A-76 con prestazioni superiori e consumi ridotti; caratterizzato da un vano di carico da 321 mc e da un peso massimo al decollo di 210 tonnellate, l’Il-76MD-90AE potrà trasportare carichi utili di 60 tonnellate fino a 4.000 km o in alternativa 52 tonnellate fino a 5.000 km. Secondo una dichiarazione fornita dal costruttore, l’aereo avrà una portata intercontinentale con un carico utile fino a 20 tonnellate.
L’Il-76MD-90AE potrà inoltre operare da aeroporti non preparati e potrà atterrare e decollare con un carico utile fino a 33 tonnellate da piste di atterraggio non asfaltate.
Ilyushin ripropone l’Il-114MP al KADEX 2018
Anche la società russa United Aircraft Corporation ha colto l’occasione del salone kazako KADEX 2018 per riproporre al pubblico accorso l’aereo per il pattugliamento marittimo Ilyushin Il-114MP, una variante del bimotore turboelica derivata dal civile Il-114-300 da 52 posti.
Pari classe dell’italo-francese ATR72-MP, l’Il-114MP ha un peso al decollo di 26.000 kg e un equipaggio di sei persone (due piloti e quattro operatori).
Secondo le dichiarazioni rese dal costruttore questa versione potrebbe svolgere una missione di 12 ore pattugliando un’area con un raggio di 350 km ad una quota di 8.000 m. Alimentato da due turboelica Klimov TV7-117ST dotati di una potenza di 3.000 CV ciascuno, l’Il-114MP richiede una pista di 950 metri per il decollo e poco più della metà (530 m) per l’atterraggio.
Può essere impiegato sia nelle missioni di ricerca e salvataggio (SAR) che nel ruolo anti-sommergibile (ASW). A tal proposito l’Il-114MP è equipaggiato con il sistema di ricerca e targeting Kasatka-S, un complesso di boe sonore, rilevatore di anomalie magnetiche (MAD), sistemi di imaging IR e TV e sistemi di ricognizione elettronica oltre ad un sistema di armi aviolanciate (Kh-35) e gun pod a canne binate GSh-23-2 da 23mm.
Secondo quanto dichiarato nel 2015 dal maggior generale Igor Kozhin, capo dell’AV-MF (Aviazione Navale della Marina russa), l’Il-114MP dovrebbe consentire in futuro la sostituzione dei vecchi Il-20 e Il-38 (questi ultimi oggetto di recente aggiornamento alla versione N).
Restano pur tuttavia i dubbi sulle differenze sostanziali di carico bellico e autonomia tra il nuovo Il-114MP e l’Il-38N, sempre che l’Il-114MP non venga considerato dai vertici militari come una macchina di transizione in attesa di un futuro progetto specifico tendente a sostituire il più grande Il-38N.
Foto: Russian Helicopters e Iliyushin
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.