News da Mosca
Motori franco-russi PowerJet SaM146 per il Beriev Be-200
Nell’ambito dell’incontro avvenuto in occasione del Forum economico internazionale di San Pietroburgo tra i presidenti di Russia e Francia Vladimir Putin e Emmanuel Macron, le società Safran Aircraft Engines e NPO Saturn hanno firmato un accordo quadro riguardante la rimotorizzazione del velivolo anfibio (antincendio) Beriev Be-200 utilizzando il turboventola PowerJet SaM146; un motore prodotto dalla joint venture franco-russa che fu scelto nel 2003 da Sukhoi Civil Aircraft Company (SCAC) per equipaggiare il regional Superjet 100 nelle versioni da 75 e 95 posti. Non si tratta ovviamente di una decisione campata in aria se pensiamo che i Be-200 sono equipaggiati con i turbofan Progress D-436 realizzati dalla società ucraina Ivchenko-Progress; dunque un’ulteriore eliminazione di hardware ucraino dai velivoli di fabbricazione russa.
Il nuovo accordo è stato firmato dai CEO di Safran Aircraft Engines e United Engine Corporation, Olivier Andriès e Alexander Artyukhov, alla presenza di Denis Manturov Ministro dell’Industria e del commercio russo.
A tal proposito è stata creata una vera e propria tabella di marcia della durata di tre anni per la creazione di tre prototipi adibiti ai test in volo a terra e su acqua e della relativa certificazione.
L’ad francese ha dichiarato soddisfatto: – “Siamo lieti di contribuire a questo progetto avendo chiaramente intenzione di manifestare il nostro impegno continuo nel rafforzamento della collaborazione con l’industria aeronautica russa; una collaborazione iniziata circa vent’anni fa. Safran Aircraft Engines produce il SaM146 e questo motore simboleggia il pieno valore della nostra partnership industriale, che siamo molto lieti di sviluppare ulteriormente per questo nuovo accordo sul Beriev Be-200.”
“Questa partnership – ha commentato invece Alexander Artyukhov CEO di UEC – è una nuova opportunità per sviluppare ulteriori sinergie con i motori aeronautici Safran. Insieme al nostro partner francese – ha proseguito Artyukhov – abbiamo definito una road map molto chiara, che ci consentirà di avviare al più presto lo sviluppo di una nuova versione del SaM146 che soddisferà i requisiti del Beriev-200.”
Il Beriev Be-200 è un aereo anfibio polivalente: svolge ottimamente numerosi compiti: dalla lotta antincendio (potendo contare su un carico d’acqua fino a 12 tonnellate), fino alle operazioni di ricerca e soccorso, dal pattugliamento marittimo fino al trasporto inoltre merci (per 7,5 tonnellate) o passeggeri (fino a 72). Si tratta a tutti gli effetti anche del primo velivolo anfibio ad essere dotato di due motori a reazione disposti sopra le ali per ridurre i rischi di ingestione di acqua.
Nel 2019 la commercializzazione del Mil Mi-171Sh-VN
L’Ulan-Ude Aircraft Plant (U-UAZ) ha ultimato lo sviluppo dell’elicottero per operazioni speciali denominato Mil Mi-171Sh-VN (il cui prototipo fu presentato lo scorso anno in occasione del MAKS Airshow 2017) e prevede di iniziarne la commercializzazione a partire dall’anno prossimo.
Ultimissima versione della famiglia degli “Hip” questa particolare versione nasce sulla base dei feedback forniti dalle forze speciali russe che hanno testato il prototipo sul teatro bellico siriano al fine di incorporare in esso ulteriori perfezionamenti.
Tra le novità introdotte l’installazione di una coppia di mitragliatrici laterali Kord da 12,7 mm poste in corrispondenza delle aperture laterali delle porte di evacuazione e una particolare attenzione ai mezzi di protezione attiva e passiva a disposizione: dal sistema di contromisure President-S realizzato dalla KRET Corporation per la difesa contro i missili terra-aria, fino alla presenza di vari pannelli in kevlar amovibili che saranno installati attorno alla cabina d’equipaggio, quella di carico, nel pavimento e lungo la linea di finestre laterali a protezione delle truppe trasportate, senza tralasciare i nuovi compensatori ad assorbimento di energia installati in tutti i sedili presenti all’interno al fine di ridurre i traumi da impatto accidentale col suolo o da atterraggi violenti.
“Nel 2017 – ha dichiarato il CEO di Russian Helicopters Andrey Boginsky – abbiamo presentato il prototipo del nuovo Mi-171Sh-VN al MAKS di Zhukovsky e sono state oltre 70 le delegazioni straniere che hanno visitato il display statico, segno che l’interesse per il velivolo è estremamente alto. Ecco perché stiamo lavorando sul progetto al fine di iniziarne la produzione e la vendita già dal prossimo anno.”
Variante del Mi-171Sh (“Hip-H” per la NATO), la versione VN presenta inoltre una serie di innovazioni oltre a quelle sopra elencate che riguardano la cellula, numerosi componenti del rotore e dell’elica anticoppia, la suite di navigazione, il nuovo autopilota digitale, il glass cockpit, una vasta panoplia di armi e persino nei propulsori aggiornati che lo renderanno ancora più idoneo ai voli in ogni ambiente climatico e con qualsiasi condizione atmosferica.
Contratto per i nuovi elicotteri cargo Mi-26T2V
Russian Helicopters spera di firmare entro la fine del 2019 un contratto con il Ministero della Difesa per fornire il primo lotto di elicotteri da trasporto strategico Mi-26T2V aggiornati.
A tal proposito il Vice Direttore Generale della holding per la commercializzazione di equipaggiamento militare Vladislav Saveliev ha dichiarato all’agenzia TASS: – “La nostra società sta lavorando alla realizzazione del primo prototipo sperimentale del Mi-26T2V cosicché quando i test saranno completati il Ministero della Difesa dovrebbe ordinare un primo lotto di esemplari del nuovo progetto, e personalmente credo che ciò accadrà nel 2019 poiché la presentazione ufficiale al dicastero avverrà entro la fine del 2018 o entro i primi mesi del 2019 e l’acquisto dei Mi-26T2V rientrerà certamente nell’ambito del programma statale 2018-2027 per gli armamenti di Stato.”
Del Mil Mi-26T2V avevamo dato notizia a dicembre dello scorso anno: aggiornamento radicale del mastodontico “Halo” (nome in codice NATO del Mil Mi-26), il Mi-26T2V, elicottero sperimentale realizzato sulla base degli investimenti societari privati di Russian Helicopters è una versione realizzata sula base del Mi-26T2 (a sua volta versione aggiornata del Mi-26T), e incorporerà tutte le recenti soluzioni tecniche disponibili per ottimizzarne l’uso in condizioni operative di combattimento.
Rispetto alle informazioni fornite da Analisi Difesa a suo tempo, lo stesso Saveliev ha rivelato un ‘ulteriore dettaglio: l’elicottero da trasporto strategico Mi-26T2V rimarrà privo di armi perché fondamentalmente legato alla sua missione principale, ma quasi certamente sarà previsto l’equipaggiamento di monopiedi laterali per il montaggio di fucili automatici. Tra le sue peculiarità infine, la possibilità di decollare e atterrare da siti non preparati, una moderna suite avionica di volo e navigazione NPK-90-2, glass cockpit con cinque display LCD multifunzione, riduzione dei membri d’equipaggio da 5 a 2 ufficiali e un sistema specifico per la protezione dai missili terra-aria e aria-aria.
Proseguono i test a terra sul nuovo Ilyushin Il-112V
Il prototipo di volo del velivolo da trasporto militare leggero IL-112V ha superato con successo il primo esame di tenuta e impermeabilità della fusoliera presso gli stabilimenti della società russa VASO (PJSC «Voronezh Joint-Stock Aviation Community).
Mentre scriviamo risultano conclusi anche i lavori d’installazione della cabina di pilotaggio e di tutti i principali blocchi avionici di navigazione e altre apparecchiature sperimentali sul velivolo in questione (nella foto si nota anche un secondo esemplare destinato ai testi statici).
Alexey Rogozin, Direttore Generale di PJSC Ilyushin Aviation Complex ha dichiarato soddisfatto alla stampa: – “I lavori finora eseguiti confermano uno dei parametri più importanti dell’intero progetto: la sua capacità di sopportare le modifiche in corso d’opera, una caratteristica estremamente essenziale per un aereo realizzato da zero.
Siamo consci delle esigenze riposte dalle Forze Armate russe in macchine simili, ecco perché eliminiamo i problemi che sorgono durante l’esecuzione dei lavori di progettazione.
L’implementazione della prossima fase ci consente di essere ottimisti sul fatto che entro fine anno l’Il-112V volerà ufficialmente. Ecco perché – ha proseguito Rogozin – già dall’anno prossimo potremmo essere pronti per iniziare a produrre la quantità necessaria [e richiesta] di Il-112V necessaria al rafforzamento della capacità difensiva del nostro Paese.”
L’Il-112V è un aereo da trasporto militare leggero con un carico massimo fino a cinque tonnellate; è stato progettato per il trasporto di personale, equipaggiamento militare e vari tipi di armamenti e carichi vari; il velivolo può operare da piccoli aeroporti equipaggiati con piste preparate in cemento/asfalto o semi preparate in terra battuta.
Questi i suoi dati principali: ha una lunghezza di 25,15 m, un’altezza di 8.89 m, un’apertura alare di 27,6 m e un diametro di fusoliera di 3,29 m; sarà alimentato da due motori ТV7-117ST con una potenza massima di 3500HP ed eliche a sei pale AV-112. Con un peso massimo al decollo di 21 tonnellate, l’IL-112V avrà una velocità di crociera di 450-500 km/h, una tangenza massima di volo di 7600m e un’autonomia di volo di 2400 km con un carico utile pari a 3,5 tonnellate o di 1000 km con il carico massimo previsto.
Foto: Beriev, Iliushin e Russian Helicopters
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.