Pechino: nello Xinjiang evitata una “nuova Siria o Libia”

ANSA – L’ approccio sposato dalla Cina nel controllo delle regioni di confine occidentali caratterizzate da una forte maggioranza musulmana ha evitato la riproduzione sul fronte domestico di scenari tipo Siria o Libia: è la posizione sostenuta dall’ editoriale apparso oggi sul Global Times, tabloid nato da una costola del Quotidiano del Popolo, organo del Pcc.

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L’ azione della Cina ha permesso di “salvare” la regione dello Xinjiang, che era “sull’ orlo di massicci disordini”. Ha permesso “di evitare il destino di diventare la Siria della Cina o la Libia della Cina”.

Lo Xinjiang, con la robusta presenza di oltre 10 milioni di musulmani di etnia uighura, non si presta alle “opinioni distruttive dell’Occidente. Dobbiamo mantenere ferma la convinzione secondo cui tenere le turbolenze lontane dallo Xinjiang è un diritto umano”.

Il Global Times ha replicato all’ audizione di venerdì all’Onu di Ginevra dove un componente del comitato sulla discriminazione razziale ha definito “credibili i report” secondo cui la Cina  tiene circa 1 milione di uighuri nei campi di detenzione.

Foto Xinhua

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